In vacanza tra mare e campane
Nemmeno nell’ambito delle vacanze al mare ho smesso di dedicarmi alla mia passione principale. Ho trascorso infatti una settimana a Monterosso al Mare (SP), nel parco nazionale delle Cinque Terre, luogo conosciuto per la natura incontaminata e per il mare limpido e pulito; il sito è protetto dall’UNESCO, essendo riconosciuto come patrimonio dell’umanità – . Attraversando ognuno dei 5 borghi non si può fare a meno di notare le bellezze artistiche e architettoniche presenti, come le frequenti chiese di stile gotico ligure, le antiche torri di guardia e lo stesso assetto urbanistico delle case.
Forse però non tutti notano le bellezze campanarie presenti in questi posti: ogni chiesa parrocchiale è dotata di un concerto di 5 o 6 campane di media grandezza, nella maggior parte dei casi elettrificate, senza più tracce, purtroppo, del vecchio sistema manuale.
Il campanile di Monterosso è stato ricavato da una ex-torre di avvistamento, della quale sono stati mantenuti i merli di tipo Ghibellino, decorata da bifore formate da colonnine con abbellimenti scultorei di rara precisione. Osservandolo dal basso e dalla spiaggia ho potuto constatare che le campane sono collocate internamente, l’incastellatura è ambrosiana ma senza più traccia del sistema manuale.
Già dal primo giorno trascorso a Monterosso ho potuto notare alcune analogie e differenze tra il nostro sistema di suono e quello ligure. Essendo arrivato di sabato, ho ascoltato il suono che annunciava la S. Messa Prefestiva delle 18. Alle 17:30 è stata eseguita una melodia d’allegrezza, dalla quale ho capito che il concerto era formato da 6 campane in Sol3, alle 17:45 un secondo segnale con la quarta campana a dondolo (numerando le campane partendo da quella maggiore) e alle 18, dopo il battito delle ore, l’ultimo segnale con 20 rintocchi a martello della campana più piccola.
La melodia d’allegrezza è stata eseguita indubbiamente dal computer ma è stato comunque interessante ascoltarla visto che apparteneva ad una tradizione diversa da quella bergamasca. Ho potuto notare che in essa era presente poco accompagnamento mentre la linea melodica era molto articolata con mordenti, trilli, passaggi sulla tonalità maggiore della quarta campana e sulla tonalità minore della seconda campana. Queste caratteristiche sono tipiche della tradizione campanaria ligure, nella quale è presente un vasto repertorio di melodie d’allegrezza.
Nei giorni successivi ho ascoltato il suono delle S. Messe Feriali, annunciate suonando come primo e secondo segnale la quarta campana a dondolo. L’Ave Maria del mattino, alle 7:30, della sera, alle 19:30, e l’Angelus del mezzogiorno vengono eseguiti con la campana maggiore a dondolo, come nelle nostre zone.
Interessante il fatto che, se non in occasioni particolari, nei segnali delle S. Messe o delle Funzioni Religiose non è mai suonata più di una campana a dondolo. Il suono delle ore (giorno e notte!) viene eseguito con una campana sola, la quinta. Per ironia della sorte mi trovavo a Monterosso proprio nei giorni della Festa Patronale di S. Giovanni Battista che cade il 24 giugno.
In quest’occasione erano in programma molti appuntamenti, tra cui le S. Messe Solenni alle 10:00 e alle 18:00 e i vespri alle 21:00, seguiti dalla processione, dalla fiaccolata sul mare e dallo spettacolo pirotecnico. La sera delle vigilia ho avuto modo di ascoltare un segnale diverso dal solito per la S. Messa Prefestiva: alle 17:30 è stata eseguita una melodia d’allegrezza seguita subito da un segnale a dondolo con le 4 campane maggiori, ripetuto anche alle 17:45. Per la prima volta ho così ascoltato un segnale in cui più di una campana suonasse a dondolo. Non riuscivo però a capire il motivo per cui ne venissero suonate solo quattro e non tutte 6, visto che si era tra l’altro nell’ambito della Festa Patronale.
Il mio dubbio fu chiarito nel giorno successivo, Festa Patronale di S. Giovanni Battista.
Decisi di presentarmi al parroco, Don Franco, chiedendo se era possibile eseguire una melodia d’allegrezza annunciando la S. Messa delle 10:00. Con mio grande piacere egli acconsentì e potei così portare anche in Liguria la tradizione campanaria bergamasca. Suonando dalla tastiera del computer, ho notato che i tasti per il suono d’allegrezza erano 6, mentre quelli per il suono a dondolo e a concerto erano soltanto 4: ho dedotto da ciò che le 2 campane minori fossero fisse sull’incastellatura e potevano quindi essere suonate solo d’allegrezza; questo spiega il fatto che, nel giorno precedente, solo le 4 maggiori suonassero a dondolo. Osservando il campanile dal basso non si nota questo particolare, poiché , essendo le campane interne alla torre, dall’esterno si possono scorgere solo le 4 maggiori.
In serata, i Vespri sono stati annunciati con 2 segnali uguali, alle 20:30 e alle 20:45, composti da una melodia d’allegrezza seguita dalle 4 campane maggiori a dondolo, e, alle 21, è stato eseguito un segnale alla romana – : le 5 campane piccole eseguivano una melodia d’allegrezza e la campana maggiore suonava a dondolo.
Grazie a questa vacanza, oltre che essermi riposato ed aver camminato e nuotato, ho avuto il piacere di ascoltare metodi di suono e melodie diversi da quelli a cui sono abituato ma altrettanto interessanti e ho potuto lasciare un briciolo di tradizione campanaria bergamasca nei luoghi visitati.
Fabio Zenucchi