Campane e campanine in Val Sabbia
Sabato 27 agosto alcuni membri della nostra Federazione e della Scuola Campanaria di Roncobello sono partiti alla volta della bresciana Val Sabbia, la valle che partendo da Salò e dalle sponde del lago di Garda conduce al lago d’Idro. Destinazione Avenone, un piccolo borgo montano posto a 850 metri s.l.m. e abitato da circa 150 anime che insieme a Forno d’Ono, Levrange e Ono Degno costituisce il comune di Pertica Bassa (750 abitanti in tutto). Siamo stati infatti invitati da questo comune per una giornata campanaria in occasione della festa patronale di S. Bartolomeo durante la quale suonare dapprima le campane della chiesa parrocchiale e poi proporre un concerto con le campanine, i tradizionali xilofoni popolari di vetro e metallo che riproducono il suono delle campane.
Nel primo pomeriggio, breve sosta a Calcinato, sempre in provincia di Brescia. Abbiamo visitato il laboratorio Ziliani&Piccinocchi (tel. 348/030.21.51) dove il nostro socio campanaro Massimo Ziliani sta lavorando al restauro della preziosa incastellatura lignea che sostiene le cinque campane del santuario della Coltura di Lenna, in Alta Val Brembana. Ricordo che il campanile di questo santuario è uno dei pochi della provincia di Bergamo che ha mantenuto l’antica incastellatura di legno.
Attraverso le dolci colline moreniche che fanno da corona alla parte meridionale del lago di Garda, abbiamo poi imboccato la statale della Val Sabbia.
Si raggiunge Avenone percorrendo la statale fino a Vestone per poi girare a sinistra ed inoltrarsi per parecchi chilometri nell’angusta valle del torrente Degnone.
Giunti a Forno d’Ono si sale rapidamente per circa 4 km lungo una strada ripida e tortuosa sul versante sinistro della valle fino a raggiungere le case di Avenone.
La strada prosegue verso il comune di Pertica Alta per poi ridiscendere in Val Trompia.
La secentesca parrocchiale di Avenone, dedicata a S. Bartolomeo, conserva al suo interno magnifici altari, opere lignee dei Boscaì, intagliatori locali, che fanno da corona all’imponente ancona dell’altare maggiore, realizzata dal Bonomi, un altro artista locale e caratterizzata da quattro splendide cariatidi.
La caratteristica torre campanaria presenta esternamente gli archi ricoperti ancora dalle tettoie che servivano per proteggere le vecchie incastellature di legno.
Sul campanile della chiesa parrocchiale di Avenone è collocato uno splendido concerto di 5 campane in Fa3 fuso dalla ditta Pruneri di Grosio (Sondrio) nel 1863. Il peso complessivo del concerto è di 2118 kg e la campana maggiore dovrebbe pesare circa 750 kg.
Purtroppo la campana più piccola è stata rifusa nel dopoguerra dalla ditta Ottolina di Seregno; anche se la tonalità è abbastanza buona (evidenti sono i segni di abbondanti limature) il timbro purtroppo non è paragonabile a quello dolce ed equilibrato delle campane Pruneri. La terza campana presenta però una vistosa infossatura nel punto di battuta e necessiterebbe di essere al più presto ruotata. Il concerto è comunque molto buono ed è un piacere suonarlo sia a concerto che ad allegrezza.
Doveroso a questo punto un ringraziamento alla parrocchia ed al vecchio campanaro di Avenone, ancora in forma nonostante le 85 primavere, per avere salvato e mantenuto utilizzabile il sistema manuale che con l’elettrificazione avvenuta una trentina di anni fa rischiava di andar perduto. Il concerto di Avenone è infatti dotato di “doppio sistema” perfettamente funzionante.
I campanari presenti si sono alternati a lungo nel suono a tastiera, intervallato da sequenze alla romana e a concerto. Numerose le persone che sono salite fino in cella campanaria: altrettante quelle che hanno applaudito i suonatori dal sagrato della chiesa e dal pendio che, posto a lato della chiesa stessa, consentiva di osservare il suonatore proprio a livello della cella senza salire sul campanile.
Alle ore 18 si è poi tenuto all’interno della chiesa parrocchiale il concerto con le campanine.
Nella prima parte, i campanari della Federazione hanno presentato al numeroso pubblico intervenuto alcuni brani della tradizione leffese, accompagnati dal nostro presidente Luca Fiocchi alla chitarra. Sono stati utilizzati xilofoni di ottone e di vetro costruiti artigianalmente dai campanari stessi.
La seconda parte del concerto ha visto all’opera i ragazzi della Scuola Campanaria di Roncobello che hanno proposto brani provenienti sia dalla Val Brembana che dalla Val Seriana.
Un breve intermezzo con tre brani eseguiti con la tastiera studio e poi la parte finale del concerto in cui tutti insieme abbiamo eseguito alcune tra le suonate più famose dei nostri repertori; il pubblico, interessato ed entusiasta, ha apprezzato molto le nostre esecuzioni richiedendo tra l’altro parecchi bis.
La manifestazione si è conclusa poi con un rinfresco. Prima di rimetterci in viaggio verso Bergamo sotto un tremendo acquazzone abbiamo ringraziato personalmente il sindaco di Pertica Bassa per quanto organizzato e ci siamo dati appuntamento per altre simili manifestazioni in uno dei tanti borghi della loro vallata.
Simone Sala