Conferenza a Olmo al Brembo: ‘Le campane tra passato e presente’
Sabato 17 aprile 2010, presso l’ex Segheria di Olmo al Brembo, si è tenuta la conferenza ‘Le campane tra passato e presente’ in occasione della mostra sui modelli di campanili costruiti dalla ditta Brozzoni di Costa Serina e del ripristino del doppio sistema di suono elettrico-manuale sul concerto campanario della Parrocchiale di Olmo al Brembo. In un suggestivo contesto di stanze pietra antica – decorato da preziosi modellini in legno di antichi campanili e pannelli illustrativi ispirati alle notizie del Chronicon parrocchiale sulla vita delle campane di Olmo al Brembo – i relatori Luca Fiocchi e Francesco Begnis hanno illustrato lo sviluppo della tradizione campanaria dal 1400 ai giorni nostri, accompagnando la dissertazione con immagini di campane antiche, campanili storici e campanili antichi nascosti negli angoli delle nostre valli, filmati sulle campane di Olmo al Brembo, della Madonna della Coltura di Lenna e del Santuario della Madonna della Gamba di Albino.
La divulgazione ha offerto l’occasione per analizzare lo sviluppo architettonico dei campanili nel corso dei secoli in rapporto alla crescita esponenziale del numero di campane sulle torri parrocchiali, avutosi tra XVIII e XX secolo, cui si è accompagnata l’affermazione del suono d’allegrezza e del suono a distesa secondo il sistema ambrosiano.
Ai filmati realizzati sui campanili in occasione di concerti per le solennità si sono alternate suonate eseguite in sala con la tastiera a campanelli e suonate con le campanine in vetro, metallo e ottone, per sottolineare la profonda connessione esistente in bergamasca tra gli strumenti musicali ‘da studio’ e gli strumenti ‘da suono pubblico’.
Aspetto particolarmente rilevante è risultato lo studio dei documenti storici che riferiscono dell’innalzamento del campanile di Olmo nel 1939 e del nuovo concerto di campane, la sua requisizione nel 1943 e l’installazione del nuovo concerto nel 1948. Il documenti ricco di dettagli sulle procedure dei lavori, carico di rancore verso gli autori dello scempio della guerra, denso di emozione e precisione nel ricordare tutti i benefattori di Olmo verso la rinascita delle campane del paese, testimonia la grande cura che veniva posta in passato verso le opere campanarie, dato che deve essere di monito permanente per le nostre realtà attuali, non sempre attente alla qualità dei lavori e alle spese affrontate nel restauro e nel rinnovo delle strutture poste in cima al campanile.
In coerenza col titolo della serata, si è voluto sottolineare come la tradizione conosca continuità quando vi sia passaggio di generazione in generazione. Ciò che andava perdendosi con l’elettrificazione massiccia dei concerti campanari viene ora lentamente recuperata e trasmessa ai giovani, presenti all’iniziativa col ventenne relatore Francesco Begnis sulle meccanica delle campane e con la Scuola Campanaria di Roncobello, interprete di alcuni brani della tradizione campanaria della Valle Gandino.
La serata, da cui è tratto un breve filmato visibile al termine di questo articolo, si presenta come proposta per tutte le realtà locali che vogliano riscoprire con musica, immagini e riflessioni la realtà storica delle proprie campane locali.
Si allegano a seguire un articolo dell’Eco di Bergamo sulla visita dell’11 aprile del Vescovo di Bergamo, Monsignor Francesco Beschi, alla Chiesa di Olmo, e alcune pagine del Chronicon di Olmo con i ricordi salienti delle vita delle campane locali nel corso del XX secolo.
Clicca qui per leggere l’articolo dell’Eco di Bergamo
Clicca i seguenti link per scaricare e leggere alcune pagine del Chronicon di Olmo al Brembo: