Torna il sistema di suono manuale sulle campane dell’arcipresbiterale di Casnigo
Torna il suono manuale delle campane a Casnigo, in Valle Gandino, uno dei centri vitali della tradizione bergamasca. Grazie ai lavori di restauro e di ripristino del sistema manuale sul campanile della parrocchiale di San Giovanni Battista, sarà possibile riproporre il vasto repertorio di allegrezza e i tradizionali segni della distesa per le maggiori solennità, come anticamente tramandate da calendario.
I lavori di elettrificazione del concerto di otto campane in Do3 – fuse da Angelo Ottolina di Bergamo nel 1950 – avvenuti nel 1998, avevano comportato l’eliminazione della tastiera manuale, calata e custodita in un angolo della casa parrocchiale, e l’eliminazione delle corde. Una grave perdita per la tradizione che Giuseppe Bonandrini (1935-2006), ultimo campanaro storico di Casnigo, aveva mantenuto sino agli ultimi anni di vita suonando con la tastiera del computer.
A quattro anni di distanza dalla sua scomparsa, grazie all’iniziativa della nostra associazione, all’attiva presenza di giovani campanari locali, alla disponibilità dell’Arciprete Don Giuseppe Berardelli e all’Amministrazione Comunale – da sempre sensibile alla conservazione e al rilancio delle tradizioni locali -, Casnigo può affermare con orgoglio di aver salvato un patrimonio musicale importante, che si affianca alla produzione musicale campanaria di Gandino e Leffe per cinque, otto e dieci campane.
Un contributo fondamentale alla salvaguardia del patrimonio viene dal ricercatore Valter Biella, che già nel 1986, nel suo volume Campane e campanari della provincia di Bergamo – pubblicato come Quaderni di Ricerca n°5, A.R.P.A., Bergamo, 1986 – aveva riportato integralmente le suonate contenute nel libro manoscritto del campanaro Andrea Cattaneo (1917-1985), tramandato al nipote campanaro Giuseppe Perani (1933-1988), detto ‘Piles’, intervistato e ripreso in video da Valter Biella qualche anno prima della sua prematura scomparsa. Il secondo informatore di rilievo è Lorenzo Anesa (1951), campanaro di Gandino e amico dei campanari casnighesi scomparsi, memoria di suonate contenute nel libro di Andrea Cattaneo e di altre suonate per otto campane che erano state elaborate nel corso della seconda metà del Novecento. Molte suonate per otto campane di Casnigo presentano analogie con suonate di Gandino e Leffe, segno che esisteva una profonda contiguità di repertori. Ne è per tutti esempio la suonata numero 7 di Casnigo, pressoché identica alla suonata della Processione di Leffe, nonché la mazurca numero 4, che ha forti attinenze con una delle ultime composizioni della famiglia Pezzoli.
A tutte queste notizie – desunte dal volume a cura di Valter Biella intitolato Ninì dé pèndóle. La musica delle campane a festa a Casnigo, Quaderni Casnighesi N°7, Comune di Casnigo, 2008 – si sommano le suonate che la nostra associazione ha raccolto tra gennaio e febbraio del 2005 da Giuseppe Bonandrini un anno prima di morire. Bonandrini, detto ‘Riva’, ci ha lasciato incise una raccolta di 6 mazurche, 12 marce, 2 valzer, 8 sonate ‘con tempi pari’, una pastorale e ‘alcune sonatine da cinque’. Una parte di queste ricalcano il repertorio già esistente con aggiunta e rimaneggiamento di alcuni passaggi; altre risultano nuove, probabilmente di sua composizione.
Offriamo all’ascolto una di queste: clicca qui per ascoltare una suonata dal nostro archivio sonoro.
La presentazione dei lavori di restauro e ripristino avrà luogo sabato 2 ottobre, alle 20:30 nella chiesa arcipresbiterale di Casnigo, con proiezione di immagini relative alle varie fasi del restauro, la ripresa in diretta di suonate d’allegrezza dalla cella campanaria, un concerto di campanine con brani tipici del repertorio di Casnigo. Interverranno i membri della Federazione, l’Arciprete e le autorità comunali che hanno sostenuto l’opera di ripristino.
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