Campane e campanine nell’Oltrepò Pavese

Giornata campanaria ricca di suoni a Varzi, nell’Oltrepò Pavese, in occasione della Domenica delle Palme 17 aprile 2011. Grazie all’interessamento dell’Amministrazione Comunale – nella persona dell’Assessore alla Cultura Carla Mottini – e del parroco Don Gianluca Vernetti, sincero appassionato di campane, l’antico centro vallare ha sentito risuonare i propri bronzi nella mattinata, in occasione della Messa con la benedizione degli ulivi, e nel pomeriggio, accompagnato da un concerto di campanine in piazza.

Il borgo antico si presenta estremamente suggestivo al visitatore: un intrico di viuzze che guidano alla strada principale, costellata da chiese e torri che in epoca medievale costituivano il punto di riferimento di famiglie nobili e confraternite. Il profilo storico, rinvenibile in rete, lascia chiaramente intendere il ruolo strategico svolto da Varzi sulla via del sale, che metteva in contatto Lombardia, Liguria, Emilia e Piemonte. Varzi si caratterizza come uno dei centri caratteristici della cosiddetta ‘zona della Quattro Province’, area ricchissima di cultura non solo nobile ma pure popolare, con un grande patrimonio di canti tradizionali costituito da ballate di origine medievale, un vasto tesoro di brani per piffero e fisarmonica. Buona parte di questo corpus di origine contadina è stato ricercato, catalogato e salvaguardato dall’Associazione Culturale Barabàn, che ha prodotto nel 2004 il nostro primo CD L’Armonìa.

Recarsi in Oltrepò per campane è stata un’esperienza nuova per le nostre attività divulgative, generalmente centrate sulla Lombardia centrale e settentrionale. Varzi riserva tuttavia all’appassionato un sorprendente patrimonio campanario, legato in particolare alle sue tre chiese del centro storico: la Parrocchiale di San Germano, risalente al 1630 (con facciata rifatta a metà Ottocento in stile Neoclassico), la chiesa dei Bianchi, anch’essa risalente alla metà del 1600, e la chiesa dei Rossi, nomi derivanti dalle locali confraternite. Quest’ultima si presenta come la più ricca, sebbene attualmente oggetto di restauro completo a causa delle precarie condizioni in cui versano gli affreschi, gli intonaci e le decorazioni. Le chiese delle confraternite ospitano due concerti di tre campane ciascuna, dotate di sistema di suono manuale.

La giornata si è aperta con il suono a carillon elettrico delle 5 campane in Mi bemolle della Parrocchiale di San Germano, campane fuse da Barigozzi nel 1877 con rifusione della seconda ad opera di Mazzola. Il concerto mattutino ha introdotto la cerimonia domenicale che ha condotto in processione i fedeli dalla chiesa dei Bianchi alla Parrocchiale. A fine cerimonia, suono delle campane delle chiese delle confraternite, seguito dal suono a distesa e a carillon della parrocchiale di San Germano.

Nel pomeriggio, come da programma, si è tenuto il concerto di campanine dei maestri e degli allievi della Federazione. Il clima decisamente famigliare della piazza antistante la chiesa ha stimolato una divulgazione immediata della tradizione e una spiegazione circostanziata degli strumenti della tradizione campanaria e del suo repertorio.

Il concerto si è chiuso con un marcato scampanìo dalla torre della Parrocchiale e dalla chiesa dei Rossi, che presenta un pregevole concerto. La presenza di soli tre bronzi ha stimolato la costruzione degli accordi possibili tra le tre campane con il solo suono a scala, cui ha fatto eco il suono d’allegrezza proveniente dalle campane della piazza.

Un sentito grazie alle autorità locali per avere portato uno stimolo in zone delle Lombardia non avvezze al suono della nostra tradizione alpina ma senza dubbio interessate a sottolinearne le peculiarità, che vanno a ingrossare le fila di quel notevole corpus che il patrimonio lombardo può oggi annoverare nel suo progetto multiforme e variegato di riscoperta e rilancio della tradizione.

Immagini della giornata a Varzi


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