Immagini dalla serata sui Promessi Sposi a Roncobello

Applaudita serata a Roncobello quella del 17 settembre 2011 presso la chiesa di SS. Pietro e Paolo, dove l’associazione Maurizio Gervasoni, responsabile della gestione del seicentesco mulino di Bàresi per conto del Fondo per l’Ambiente Italiano, ha promosso in collaborazione con la Scuola Campanaria di Roncobello, il professor Michele Iagulli, Maurizio Cotronea e Monica Gherardi, una serata dedicata alla lettura di pagine salienti dell’opera capitale di Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi.

Mariangela Gervasoni ad inizio serata.

Il progetto è pienamente riuscito, con un’ottima interazione tra le letture presentate da Michele Iagulli, la recitazione di Maurizio Cotronea e Monica Gherardi, le musiche della Scuola Campanaria di Roncobello. La serata si è aperta con la presentazione di Mariangela Gervasoni, responsabile delle iniziative del mulino di Bàresi, seguita da musiche introduttive a cura della Scuola Campanaria (Pastorale lombarda e Bergamasca).

La Scuola Campanaria di Roncobello

Le letture tratte dal IV capitolo che narrano la conversione di Fra’ Cristoforo sono state supportate dall’interpretazione di Noriko Habuki di Pietà Signore di Alessandro Stradella (1639-1682), brano drammatico per voce e organo obbligato incentrato sul tema della contrizione e del pentimento.

La soprano nipponica Noriko Habuki


Alla drammaticità della conversione ha fatto seguito un passo del XIII capitolo incentrato sul tema della demagogia e del potere, argomento caro a Manzoni e pienamente sviluppato in occasione dell’assalto ai forni, interpretato con grande ironia. In pieno 1630, al brano celeberrimo dell’ adelante Pedro si puedes ha fatto eco la Monferrina, danza coeva dal marcato andamento ironico ancora eseguita nel Carnevale di Bagolino e Ponte Caffaro, nell’alta Val Sabbia bresciana.

Il chitarrista classico Pierluigi Capelli

Al tema della peste, affrontato nel XXXIV capitolo con il tentato linciaggio perpetrato ai danni di Renzo Tramaglino e la commovente scena dell’infante defunta Cecilia, ha risposto un’interpretazione popolare del Ballo in Fa Diesis Minore di Angelo Branduardi da parte del Coro della Scuola Campanaria, a sottolineare la ricerca da parte dell’uomo d’ingannare l’ineluttabile morte, coinvolgendola in un ballo staccato liberatorio.

Il Coro della Scuola Campanaria


Le letture sono giunte al climax con il passo del riconoscimento di Don Rodrigo nel lazzaretto di Milano da parte di Renzo: un volto, quello di Don Rodrigo, sfigurato dalla peste, un panorama sul quale si staglia la prospettiva dell’abbandonarsi dell’uomo nelle mani di Dio. Dolce sentire, di Riz Ortolani, tratto dal celeberrimo film di Zeffirelli Fratello sole sorella luna, ha incorniciato la scena disegnando la ricerca dell’amore e dell’armonia universale.

Il regista Michele Iagulli


La serata è stata chiusa dai ringraziamenti del parroco Don Renato Villa, il presidente dell’associazione di Bàresi Giovanna Locatelli e da Mariangela Gervasoni, che ha saputo anche in questa circostanza raccogliere le forze presenti sul territorio vallare per proporre una serata di ascolto e riflessione sul senso dell’esistenza dell’uomo attraverso uno dei lavori di maggiore respiro della letteratura lombarda e italiana.

Maurizio Cotronea

Monica Gherardi durante la lettura del passo di Cecilia.

Giovanna Locatelli, presidente dell'Associazione Maurizio Gervasoni, con il regista Michele Iagulli a fine serata.

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