La Federazione Campanari Bergamaschi a l’Artigiano in Fiera: domenica 11 dicembre 2011
Partecipazione della nostra associazione alla fiera natalizia di Rho, esposizione di carattere internazionale che nell’edizione del 2011 ha richiamato oltre tre milioni di visitatori. L’idea di ospitare le campanine è venuta da Promoserio, ente che si occupa della promozione e della diffusione dei prodotti tipici della Valle Seriana e del suo patrimonio culturale e musicale in fiere e iniziative di piazza. Collocato all’interno dello stand dedicato ai prodotti caseari, ai salumi e agli antichi mestieri della valle, il nostro gruppo ha portato attrezzi sonori e pannelli divulgativi per catturare l’attenzione del numerosissimo pubblico che ha ascoltato con meraviglia un suono insolito e di grande fascino. Il campanaro Abele Gelmi, originario di Leffe e da anni residente a Bianzano, ha installato per l’occasione il suo concerto di dieci campane tubolari in Do calante suonate da una tastiera che imita perfettamente quella presente sul campanile. Lo strumento ha fatto da richiamo per i curiosi, che si sono fermati ad ascoltare le melodie eseguite sulle campanine di vetro, metallo e ottone suonate da Demetrio Paris, Lucio Piazzini e i giovani allievi di Scanzo e Leffe.
Molte le domande dei passanti circa la natura degli strumenti, le loro tecniche di costruzione, il repertorio e i criteri di apprendimento di un repertorio plurisecolare che si è tramandato sino a giorni nostri grazie a un rilancio di carattere marcatamente culturale. Il panorama di pubblico che si è incontrato, formato da famiglie, turisti, giovani musicisti incuriositi dall’originalità degli strumenti, è parso ricercare una dimensione lontana dal frastuono della città, un momento in cui ricostruire un equilibrio interiore e ritrovare un sorriso spontaneo che ripaga del viaggio disumano sui vagoni della Linea 1 del metrò che portano alla Fiera. Un servizio pessimo e inefficiente mal gestito dagli amministratori locali, che fa disonore a una città come Milano, che pretende di essere internazionale senza averne le forze. Il sorriso portato dalla musica è stato sinceramente appagante: turisti sardi e calabresi riconoscevano il valore della nostra tradizione comparandola alle radici delle proprie usanze locali, come l’organetto diatonico piuttosto che le campane suonate a cordine.
Dalle 10:00 alle 20:00 di domenica 11 dicembre 2011 il nostro gruppo ha raccolto testimonianze di ex campanari della zona di Milano e Varese, ricordi di suoni di campane da bambino, emozioni gratificanti di chi aveva sperimentato in gioventù il suono manuale dei bronzi.
Un Grazie agli organizzatori per averci ospitato e dato soddisfazione. Grazie a chi ci ha donato molti sorrisi testimoniando nel mondo globalizzato un interesse sempreverde e trasversale a livello anagrafico e sociale per le campane e il loro suono.