Una riflessione sull’eredità musicale del campanaro Bernardo Pezzoli

Desidero condividere con voi un breve pensiero per Bernardo Pezzoli, casato dei Pedrècc, campanaro nato nel 1926 e morto nel 2012, portatore della tradizione più antica del repertorio leffese iniziato alla fine del 1700 e conservatosi sino ad oggi. Parte di queste mie riflessioni sono state lette oggi durante la Messa Funebre per Bernardì, seguite dalla Scòtish per campanine e chitarra eseguita da Michele Nicoli e Luciano Gelmi, coronate dalla Marcia Solenne di Leffe per otto campane, suonata d’allegrezza sulle campane all’uscita del feretro dalla Chiesa Prepositurale.

La mia attività di ricercatore per passione nel campo della musica tradizionale mi ha portato – grazie ad amici e conoscenti – a conoscere dieci anni fa i campanari storici di Leffe, quando con il distacco delle corde nel campanile di Leffe i nostri musicisti si erano sentiti orfani del loro campanile. ‘Ospitati’ a Roncobello nel luglio del 2001, Bernardì, insieme a Tarcisio e a Michele diedero prova di uno straordinario talento e di essere portatori di una tradizione musicale profonda. Da qui la nostra reciproca conoscenza, le chiacchierate, la musica d’insieme e l’idea di registrare un disco dedicato alle campane di Leffe, di cui Bernardì ha fatto parte con le suonate più antiche del repertorio della vostra famiglia.

In questo momento di grande tristezza voglio dire che la musica ha il potere straordinario di rendere eterno ciò che è fugace. Come è avvenuto per Vapore, Caramèla, Pifogn, così avviene anche per Bernardì e tutta la famiglia dei campanari: le sue suonate sono nelle nostre mani e nelle nostre menti e continueranno a suonare in noi e sulle campane, sulle campanine, su tutti gli strumenti che danno anima alla tradizione. La sua Marcia per otto campane è diventata una delle suonate base dei nostri corsi di campanine, il suo volto è sui video musicali in YouTube, il suo nome è sui CD.

Il sacrificio dei nostri anziani verso la chiesa e le campane hanno oggi una presenza sulla carta e sulle immagini, condivise con tutti e per tutti. Credo che questo farà senz’altro piacere al nostro Bernardì.

 Invocando la protezione di Dio su tutti Voi e su noi suonatori di campane e custodi della tradizione, esprimo le mie più sentite condoglianze a nome della nostra associazione con cui Bernardì ha avuto modo di passare bellissimi momenti. Grazie Bernardì per avere dato tanto alla musica.

Nota: Quest’articolo vuole essere un omaggio a un maestro della tradizione, un pezzo che ho tenuto a scrivere per ringraziarlo a nome di tutta la nostra associazione dell’attività musicale svolta e per aver dato la propria vita alla musica. Chi avesse osservazioni da fare circa contenuti, modalità o altro può scrivere a luca.fiocchi@libero.it