Cronache estive: Visite guidate al campanile di Capizzone
Le visite guidate ai campanili si confermano come una delle migliori strategie per far conoscere la tradizione del suono delle campane nella sua piena espressività. Entrare in una struttura secolare apparentemente esclusa dal mondo grazie a qualche metro di muratura, salire scale in legno, pietra o ferro che danno immediatamente la sensazione di un forte movimento ascensionale pieno di scoperte, arrivare sulla cella campanaria per contemplare le campane a qualche centimetro di distanza e osservare il mondo da una prospettiva inedita, tutto questo rappresenta un’opportunità di vivere esperienze uniche che in alcuni casi fanno scattare una passione insospettata verso le campane stesse.
A Capizzone si propone ogni anno, in occasione della Solennità di San Lorenzo, la visita guidata alle otto campane della parrocchiale, restaurate con il ripristino integrale del doppio sistema elettrico-manuale. Le numerose presenze, costituite anche quest’anno per buona parte da giovanissimi, conferma il fatto che le campane iniziano ad essere considerate in modo certo come strumento applicabile dai giovani, esattamente come accadeva sino al 1970, prima della devastante rimozioni dei sistemi di suono manuale. Far provare direttamente ai visitatori il suono a tastiera e spiegare i meccanismi del suono a distesa sono passi fondamentali per aiutare a ridare significato a molte persone che, cresciute in contesti urbani, hanno finito per assimilare le campane a uno dei molti agenti disturbanti l’istintiva ricerca di quiete.
Grazie alla disponibilità di Don Antonio è stato possibile intrattenere turisti e residenti avvicinandosi a ciò che è proprio della cultura del territorio, con l’obiettivo di poter crescere nuovi suonatori anche in Valle Imagna.
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