Campanari bergamaschi in terra cremasca
Dal 2001 a oggi sono numerosi i contatti che la nostra associazione ha avuto con la Diocesi di Cremona: il suono delle campane e delle campanine a Santo Stefano di Crema, il suono del concerto Barigozzi davanti al Duomo di Crema nel 2007, il concerto di campanine presso la Libreria Il Campanile di Caravaggio nel 2008, la confenza sulla riscoperta della tradizione campanaria a Soresina nell’estate del 2013. A questo si somma il sodalizio con la studiosa di campane Marilena Casirani dell’Università Cattolica di Milano, nativa di Offanengo e ottimo ponte verso la Fonderia Allanconi e le testimonianze sulla tradizione campanaria locale.
Domenica 17 novembre la Federazione Campanari Bergamaschi sarà in visita negli spazi della Famiglia Allanconi, una fonderia posta tra le cascine che riporta il visitatore alla piena epoca preindustriale, con mattoni fabbricati in casa e tecniche ereditate dai maggiori fonditori lombardi del XVIII secolo. A seguire, guidati da Marilena Casirani, l’associazione si sposterà con i suoi rappresentanti a Offanengo, ove risiede lo storico campanaro locale Osvaldo Mosconi, plurinovantenne, memoria dei sistemi di suono manuali delle campane anteriore all’elettrificazione degli Ottanta. Si tratterà di un omaggio alla famiglia che fu per secoli custode della torre campanaria con il suono delle campanine e della tastiera con campanelli in cui si proporranno suonate della tradizione. Le testimonianze di Osvaldo Mosconi sono state raccolte nel volume Campane e campanér. Rintocchi di storia cremasca (pp.59-62) a cura del Gruppo Antropologico Cremasco e raccontano della variante cremonese del sistema ambrosiano secondo la tradizione antica. Una base indiscutibile per prospettare con materiale affidabile una riscoperta della tradizione del suono delle campane nella terra di Crespi e D’Adda.
Immagine del campanile di Offanengo di Alessandro Ravasio.