Cronache campanarie: La musica delle valli bergamasche incontra Bollate
Uno dei principali obiettivi dei concerti di campanine promossi dalla nostra associazione risiede nella promozione della riscoperta della tradizione attraverso il lavoro di gruppo di più generazioni attorno al tema della tradizione orale campanaria. L’esperienza di Bollate appare una delle più emblematiche del 2013, con il gruppo campanario e il coro della scuola di Roncobello (Alta Valle Brembana) impegnati in un lavoro di piena rivalutazione e condivisione del patrimonio locale. La parrocchia di San Martino, che ha ospitato un partecipato e apprezzato concerto in occasione della festa patronale, vanta un’alta e slanciata torre campanaria che svetta sull’abitato circostante con le sue nove campane in Si bemolle. Le notizie degli amici campanari ambrosiani riferiscono che sulla cella campanaria, privata della tastiera per il suono manuale, resta la griglia per il gioco a festa: un buon segno per poter promuovere in un prossimo futuro un ripristino del suono tradizionale su di un complesso bronzeo d’indiscusso valore.
Nel corso della serata le campanine e il coro hanno proposto un repertorio articolato attorno a musica religiosa della tradizione orale, brani natalizi frutto di ricerca sul campo, melodie del repertorio d’autore e canti della tradizione roncobellese che hanno coinvolto il numeroso pubblico in un percorso di novanta minuti incentrato sui valori della memoria e della fede, come bene sta a indicare la radice posta al lato destro dell’altare.
Chitarra, violino, tastiera, mandolino, flauto, clarinetto, cornamusa e fisarmonica hanno contornato le tessiture dei risuonatori in vetro, metallo e ottone che dal XIX secolo vengono utilizzati per esercitare i suoni a tastiera eseguiti in cima al campanile nei giorni di festa. Le campanine hanno inoltre accompagnato diversi canti del Coro della Scuola Campanaria, rimarcando la continuità esistente tra il repertorio campanario e il canto tradizionale, essendo una parte della letteratura campanaria stessa scaturita dal canto orale. Tra i brani eseguiti ricordiamo la Suite lombarda, Pastorale della stella, Suite bergamasca, Polca di Leffe e mazurche del repertorio d Gandino, con particolare interesse per le melodie composte da Quirino Piccinali detto ‘manòt’ (1880-1962). Il Coro della Scuola ha proposto Un’insolita dolcezza, Buonasera miei signori, San Giüsèp e la Madòna, Signore delle cime e altri brani popolari diretti da Luca Fiocchi e dal maestro Pierluigi Capelli. Il violino di Mariela Valota ha completato una serata di profonde suggestioni promossa in occasione dell’ottantesimo compleanno dell’U.N.I.T.A.L.S.I. e magistralmente organizzata dall’amico Sergio Annoni, che la Scuola Campanaria ringrazia di cuore per il grande momento di amicizia in musica.
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Per informazioni sulle serate musicali contattare il 333/68.68.875 o scrivere a luca.fiocchi@libero.it