Festeggiati i 92 anni del campanaro Tarcisio Beltrami
Tarcisio Beltrami dichiarato PATRIMONIO ARTISTICO VIVENTE
Pomeriggio in musica a sorpresa per il campanaro Tarcisio Beltrami, che in occasione del suo novantaduesimo compleanno ha ricevuto domenica 30 marzo 2014 nella residenza leffese una trentina di campanari della Federazione Campanari Bergamaschi, molti dei quali giovani e bambini accompagnati dai genitori, entusiasti ammiratori di uno dei più anziani rappresentanti della tradizione campanaria in attività.
Il pomeriggio ha avuto inizio con esecuzioni musicali per campanine a cura dei ragazzi campanari leffesi, della Valle Seriana e di Roncobello, evento che ha dato il via ai saluti del presidente della Federazione Campanari Bergamaschi Luca Fiocchi e di Gianni Pezzoli, ex sindaco di Leffe attualmente impegnato nel progetto di messa in sicurezza del campanile della Chiesa Prepositurale d San Michele Arcangelo. Luca Fiocchi ha sottolineato la fondamentale importanza di salvare i repertori orali attraverso interviste e trascrizioni e di divulgare le conoscenze per avvicinare nuovi appassionati.
Proprio in tale circostanza, la Federazione Campanari Bergamaschi ha conferito a Tarcisio Beltrami l’onorificenza di Patrimonio Artistico Vivente, un titolo assai simile a quello assegnato in Giappone e ad altri paesi aderenti al progetto di salvaguardia delle eredità immateriali. ‘La ragione di tale conferimento trova giustificazione – ha affermato Luca Fiocchi – nel fatto che Tarcisio Beltrami, pur non suonando più sul campanile, continua a far registrare suonate antiche che la memoria gli riporta alle mani e suonate nuove di suo conio.’ All’atto ufficiale di conferimento del titolo ha subito fatto seguito un omaggio vocale della soprano giapponese Noriko Habuki, residente a Moio de’ Calvi e membro della Scuola Campanaria di Roncobello, che ha cantato la pagina di Bach “Bis du bei mir” e intonato, accompagnata da chitarra e campanine, “Nome dolcissimo” e “La squilla di sera”.
Il cerimoniale è stato chiuso dal Parroco Don Giuseppe Merlini (che ha accompagnato alla chitarra alcuni dei brani eseguiti nel pomeriggio dai ragazzi), che ha sottolineato l’importanza del servizio che i laici svolgono per la chiesa, in particolare, in questa circostanza, con l’attività di sacrista, che Tarcisio Beltrami svolse dal 1946 al 1966 nelle vesti di custode della chiesa e di campanaro addetto al suono a distesa e di allegrezza.
Tarcisio ha eseguito diversi brani accompagnato alla chitarra da Nazzareno Zenoni, figlio dello storico campanaro Arturo Zenoni ‘Vapore’, autore tra alcuni dei brani più espressivi del repertorio di allegrezza leffese.
Ai brani solisti Tarcisio Beltrami ha alternato Suonata Serale e Maslana, pezzi eseguiti coralmente con tutti i ragazzi delle scuole campanarie e i diversi suonatori, dimostrando una manualità assolutamente invidiabile sullo strumento musicale nonostante l’età avanzata. Il pomeriggio si è chiuso con le rituali foto di gruppo, che suggellare un momento importante per lo sviluppo dei progetti di salvaguardia, motivazione e partecipazione dei giovani a una musica senza tempo che si fonda, nella fase di riscoperta, sul valore del lavoro di gruppo.
Grazie per l’accoglienza e per la sensibilità alle famiglie dei figli di Tarcisio Beltrami, che contribuiscono a mantenere viva e attiva una memoria storica da premiare costantemente.
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