De campanis fundendis: Elisabetta Neri racconta le antiche fusioni campanarie
La Dottoressa Elisabetta Neri, laureatasi nel 2003 presso l’Università Cattolica di Milano con la tesi Le campane nel Medioevo: il processo produttivo tra fonti scritte ed evidenze archeologiche, e attualmente a Parigi per progetto di ricerca postdottorale presso il CNRS, vanta un ricchissimo curriculum di esperienze e collaborazioni con enti universitari italiani ed esteri e con la Soprintendenza ai Beni Architettonici di Milano sulla riscoperta e conservazione dei beni antichi. Nel 2012 ha conseguito il Dottorato in Archeologia con una tesi dal titolo Tessellata vitrea in età tardoantica e altomedievale: archeologia, tecnologia, archeometria. Il caso di Milano.
L’interessantissimo lavoro di ricerca condotto da Elisabetta Neri concerne le fosse di fusione che venivano realizzate all’interno delle chiese, nelle quali le campane vedevano la luce secondo un rito sacrale in cui tutta la comunità locale era coinvolta. Nell’intervista, la studiosa tratta i diversi metodi di fusione in uso nel Medioevo, i viaggi delle maestranze sul luogo della fusione, le produzioni, il fascino degli scavi e dei ritrovamenti di testimoniane antiche. A questo si unisce l’analisi del fondamentale testo del pisano Vannoccio Biringuccio (1480-1537), che inquadra nel Libro VI capitolo 10 dell’opera postuma De la Pirotechnia (1540) le procedure per l’uso appropriato dei metalli e le tecniche per la fusione di buone campane. Tale testo viene anticipato dall’importantissimo lavoro di Teofilo, autore all’inizio del XII secolo di De diversis artibus, con particolare attenzione per l’impiego dei metalli nel terzo libro (De campanis fundendis).
Il lavoro di ricerca di Elisabetta Neri si configura come solido punto di partenza per riuscire a comprendere le origini delle tecniche di fusione delle campane più antiche a noi rimaste, con uno sguardo rivolto all’evoluzione delle forme che hanno condotto alla foggia moderna delle campane odierne. Il tutto supportato dallo studio scientifico delle testimonianze rimaste sul campo e dei materiali scritti che corroborano le ipotesi formulate attorno ai materiali rinvenuti nelle fosse in cui venivano forgiate le campane medievali.
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