Giornate campanarie in Valle Brembana: Oneta di San Giovanni Bianco

Il restauro del concerto campanario di Oneta si conferma come una delle opere di conservazione più importanti degli ultimi anni nella diocesi di Bergamo. Salvare strutture lignee, riascoltare gli armonici delle campane senza riverbero metallico, tornare a far suonare concerti ibridi tra sistema a slancio e sistema ambrosiano può considerarsi come uno degli obiettivi maggiori del 2014. A quest’importante opera culturale verrà dedicata la prima delle tre giornate campanarie dedicate alla riscoperta della tradizione nella terra natale di Arlecchino, a qualche chilometro sopra San Giovanni Bianco, nel cuore della Media Valle Brembana.

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Mercoledì 16 luglio 2014, alle 21:00, presso la Chiesa Parrocchiale di Oneta, in occasione della Solennità della Madonna del Carmine, Massimo Ziliani – restauratore del legno – e Luca Fiocchi – presidente della Federazione Campanari Bergamaschi – presenteranno il progetto e la realizzazione dei lavori di tutela di un concerto composito in accordo diminuito, sottratto a danni altrimenti irreparabili causati dal tempo e dagli agenti atmosferici insistenti sul legno che costituisce l’inceppatura e le ruote del complesso. La presentazione sarà accompagnata da filmati e immagini documentative delle varie fasi di restauro, con analisi del particolare sistema di suono presente sulle tre campane, probabilmente attribuibile alla prima metà del XVIII secolo, quando in molte zone della Lombardia e del Piemonte occidentale si passò dal suono a slancio al sistema ambrosiano, ancora in voga oggi. In virtù dei tratti originali che caratterizzano questo tipo d’inceppatura, le campane suonano secondo un sistema ‘a slancio’ ma possono essere portate ‘a bicchiere’ e sono dotate di tastiera per il suono ‘a festa’. Per l’occasione, la proiezione d’immagini, filmati e materiale documentativo illustrerà la validità della scelta conservativa, che significa mantenere vive conoscenze, abilità e tecniche costruttive destinate a perdersi per sempre se non tutelate adeguatamente.

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Il secondo appuntamento, che avrà luogo sabato 19 luglio, vedrà il posizionamento di un concerto di otto campane in Re maggiore fuse dalla fonderia austriaca Grassmayr, che risuonerà a distesa e a tastiera nella piazza antistante il complesso che ospita il Museo dell’Arlecchino. 

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Il terzo momento sarà per domenica 20 luglio, con la processione pomeridiana della Madonna del Carmine, quando le campane del campanile e il castello posizionato in piazza intesseranno un gioco di richiami sonori mentre la statua della Beata Vergine verrà portata nelle diverse contrade del caratteristico borgo custode di edifici antichi e modelli costruttivi degni di piena valutazione culturale e visita.

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 Per informazioni sulla tre giorni campanaria, contattare luca.fiocchi@libero.it

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