I campanili di Bergamo risuonano a festa per Sant’Alessandro
Grande successo di ascolto e di pubblico per il Quinto Concerto di Campane per la Solennità di Sant’Alessandro. L’evento, caratterizzato in questa edizione da una pioggia battente, ha coinvolto alle 10:00 del mattino 33 torri campanarie partendo dal cuore di Città Alta e ampliandosi progressivamente ai colli e a Città Bassa, chiudendo a mezzogiorno con un suono corale. Cinquanta suonatori della Federazione Campanari Bergamaschi si sono distribuiti nei vari campanili del territorio cittadino per suonare a fasce orarie differenziate, animando il paesaggio con un suono connaturato nella dimensione della vita orobica attraverso le corde e le tastiere. Un recupero della tradizione fatto attraverso la ricerca sul campo, la catalogazione dei suoni e la divulgazione tra i giovani. Molti i turisti presenti per l’evento musicale provenienti da Cremona, Varese, dalla pianura bergamasca, Alessandria, Svizzera, unitamente a turisti spagnoli e di altre nazionalità attratti in Piazza Vecchia dal ripetuto suono festoso delle campane del centro. Bergamo TV ha seguito lo svolgersi dell’evento musicale recandosi sulla Torre Civica per ascoltare il suono delle tre campane, spostandosi poi a Castagneta, da dove ha catturato il suono delle campane di San Rocco e le immagini dei ragazzi impegnati nel suono a distesa e a tastiera, spostandosi infine in cima ai colli di San Vigilio per intervistare i giovanissimi suonatori impegnati nel gran finale dal campanile della locale chiesa, mentre dal poggio tutti i campanili della città risuonavano festosi per annunciare la solennità della festa patronale. Un evento indubbiamente riuscito, quello del concerto di campane, in grado ancora una volta di richiamare l’ascoltatore comune verso un suono ancestrale d’innegabile suggestione, udibile nelle piazze storiche, tra i vicoli a ridosso delle mura, nel centro cittadino di Porta Nuova sino ad arrivare alle moderne periferie cittadine.
I suonatori impegnati nelle chiesa prossime al centro storico si sono dati appuntamento alle nove del mattino davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, intervistati dalla televisione locale e salutati da Don Gilberto Sessantini, responsabile dell’Ufficio di Musica Sacra e promotore del progetto di tutela del suono e del restauro dei concerti campanari. Poco prima delle dieci ciascun gruppo ha raggiunto la chiesa assegnata sotto il coordinamento del vicepresidente Nicola Persico, che ha distribuito i suonatori disponibili nei campanili della città dotati di suono interamente manuale con corde e tastiera, doppio sistema completo, manuale con il solo suono delle corde e infine con semplice suono elettrico delle campane da computer. Un progetto coordinato frutto di qualche anno di esperienza, che ha condotto a individuare le chiese e le parrocchie favorevoli all’iniziativa. Partendo da sette campanili nel 2010, si è giunti nel 2014 a coinvolgere un numero molto elevato di quartieri cittadini, riavvicinando abitanti e visitatori alla musica della tradizione.
Un particolare Grazie va rivolto all’Ufficio di Musica Sacra, che ha confermato la disponibilità a confermare la validità dell’iniziativa, e alla nuova giunta comunale insediata guidata dal sindaco Gori, che ha concesso il patrocinio e stampato le brochure distribuite nelle parrocchie, biblioteche, negozi e punti informazione della città per coinvolgere la popolazione nell’evento. Un ringraziamento, inoltre, a TV Bergamo per aver realizzato con notevole professionalità un lungo Speciale di 18 minuti presentato da Micaela Carrara, che snodandosi tra i borghi cittadini permette ai telespettatori di cogliere il significato della festa campanaria di Sant’Alessandro, dagli echi lontani al fragore che dall’alto delle torri indica all’emotività del passante il momento del ritorno alla comunità.
Un grande Grazie, infine, ai nostri giovani e giovanissimi suonatori, autentici protagonisti di un evento impensabile sino a dieci anni fa, veri portatori di una tradizione secolare che guarda con rinnovata energia a una musica senza tempo.