Campane e campanine in concerto a Caprino Bergamasco
Campane e campanine in festa a Caprino Bergamasco per l’ingresso del Parroco Don Davide Santus e per la Festa d’Autunno nel centro storico del paese. La Federazione Campanari bergamaschi ha partecipato ai due eventi con il suono delle campane a distesa prima e dopo la celebrazione per l’ingresso di Don Davide, in mattinata, e con il suono delle campanine in piazza nel pomeriggio. Due momenti importanti per richiamare i fedeli e i visitatori pomeridiani al suono della tradizione.
La salita al campanile di Caprino ha rivelato la presenza della tastiera, privata di tiranti in occasione dell’elettrificazione del concerto, e delle corde, in stato di abbandono. Il suono manuale a distesa sotto la cella campanaria ha però permesso di poter valutare la qualità del concerto e di progettare il ripristino completo del suono in occasione delle solennità. L’apprezzamento è venuto nelle ore pomeridiane da Don Davide, che si è avvicinato al gruppo della Federazione Campanari Bergamaschi, ricevendo in omaggio due CD di ricerca sulla tradizione campanaria delle valli bergamasche.
Molto apprezzato il suono a distesa da parte dei fedeli e dei seminaristi presenti all’ingresso di Don Davide. Già nel corso del Centro Ricreativo Estivo della scorsa estate 2014, i volontari si sono impegnati a portare i bambini sulla cima del campanile per far vedere loro da vicino i bronzi fusi da Pruneri e Ottolina. Il campanile si presenta al suo interno come una struttura molto bella, ampia e sicura per la salita, ottima per le visite guidate. Da qui l’idea di poter coinvolgere i giovani per una scuola di campane e campanine che valorizzi il patrimonio campanario locale.
Il suono del pomeriggio nelle vie del centro ha attirato numerosissimi bambini verso gli strumenti esposti: campanine di vetro, metallo e tastiere con campanelli per gustare il suono delle campane ed esercitare la manualità su strumenti musicali semplici ma di grande fascino acustico.
Componenti fondamentali delle iniziative musicali di piazza si sono dimostrate ancora una volta il dialogo con il pubblico, fatto di persone di tutte le età, dai più piccoli agli anziani suonatori di campane ormai a riposo. Non è mancato un suonatore d’epoca proveniente dalla zona dei mulini sull’Adda, che ricordava le campanine tagliate e intonate da ragazzino, montate su una scatola in legno al cui interno si trovavano spaghi che dovevano sostenere i vetrofoni: un divertimento che ha confermato la continuità della tradizione nelle diverse aree della bergamasca durante secoli.
I ragazzi della Federazione Campanari Bergamaschi, con Massimo Ziliani e Luca Fiocchi alla chitarra hanno dato prova della notevole maturazione musicale compiuta in quest’ultimo decennio dal progetto di rilancio della tradizione. Brani che un tempo erano solo appannaggio di suonatori adulti sono ora passati nelle mani di giovanissimi, che con fare sempre più sicuro garantiscono senza alterazioni una scuola antica in permanente rinnovo.
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