Federazione Campanari Bergamaschi in festa a Scanzo
Domenica 14 dicembre si è svolta a Scanzo la giornata campanaria natalizia proposta dalla Federazione Campanari Bergamaschi in collaborazione con il Comune. Le otto campane della Fonderia Allanconi montate su castello mobile hanno alternato il loro suono a quello delle campanine, proponendo il repertorio delle valli bergamasche con l’accompagnamento della chitarra.
Domenica 14 dicembre si è svolta a Scanzo la giornata campanaria natalizia proposta dalla Federazione Campanari Bergamaschi in collaborazione con il Comune. Le otto campane della Fonderia Allanconi montate su castello mobile hanno alternato il loro suono a quello delle campanine, proponendo il repertorio delle valli bergamasche con l’accompagnamento della chitarra.
Giovani della Federazione e maestri hanno proposto ai visitatori delle bancarelle la ripresa della tradizione a partire dal contatto con il suono antico tramandato oralmente nel corso delle generazioni.
Dopo la Messa in Parrocchia, la Federazione ha tenuto la cena natalizia presso le sale dell’Oratorio per una quarantina di associati, dove è stato illustrato il progetto di collaborazione con l’Associazione Operazione Mato Grosso, di cui fa parte il nostro giovane Tommaso Ruggeri, insegnante della Scuola Campanaria di Scanzo.
La cena, organizzata dallo stesso gruppo, ha consentito un’importante raccolta fondi per promuovere le iniziative di supporto logistico in una delle zone dell’America Latina maggiormente martoriate dall’aridità del clima e dalla povertà endemica. Il portavoce del gruppo Mato Grosso di Scanzo, Matteo Teruzzi, ha illustrato in un breve video-documentario il significato del dedicare il proprio tempo agli altri, dato ancor più rilevante pensando alle difficoltà che sussistono attualmente nel coinvolgimento degli adolescenti nei progetti di aiuto.
Al profondo significato dell’impegno a favore degli altri è stato dedicato l’intervento di Don Ilario Tiraboschi, che ha rimarcato l’importanza di fare della musica delle campane non un puro fatto fisico, ma uno strumento per fare del bene: ‘La grande crescita di associati’, ha affermato Don Ilario, ‘prova la bontà del progetto, in grado di coinvolgere e armonizzare sensibilità diverse nel comune progetto di rivalutazione del suono delle campane.’
Nella parte finale della serata, rinnovo del tesseramento per 2015 e scambio di auguri con il proposito di agire, con l’anno nuovo, nei territori da rinvigorire facendo leva sull’aiuto dei giovani, che costituiscono oggi più che mai il nuovo volto di una tradizione senza tempo.