“…Voce ministralis et sonitu campanorum…” – Giornata a Bagolino
Uno dei maggiori compiti prefissi dal direttivo della Federazione Campanari Bergamaschi è stato quello di attivare progetti divulgativi e collaborativi con i territori lombardi interessati alla riscoperta del suono locale delle campane. Un buon esempio viene dalle alte terre di confine. Il progetto campanario di Bagolino, in Valle Sabbia, a due passi dal Trentino, nato nel novembre dello scorso 2014, muove un ulteriore passo in avanti con l’organizzazione della giornata di studi campanari emblematicamente intitolata “…Voce ministralis et sonitu campanorum…” Iniziativa promossa congiuntamente da Habitar In Sta Terra, associazione motore della riscoperta, in collaborazione con la Federazione Campanari Bergamaschi, Federazione Bresciana Campanari, Comune e Parrocchia di Bagolino, Diocesi di Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana e Museo Strumenti Musicali di Brescia. Una forte iniziativa di cooperazione partita dall’idea di rivalutare l’importante patrimonio campanario di uno dei centri vivi della tradizione popolare della Lombardia. Notissimo per il suo storico Carnevale, Bagolino ha rispolverato nei tempi recenti la bellezza del suono delle campane manuali con l’installazione delle corde nella chiesa parrocchiale di San Giorgio. Accanto a ciò si è proceduti a una sistematica catalogazione e analisi del patrimonio locale, costituito in buona parte da campane scampate alla requisizione bellica (contrariamente a quanto avvenuto a Bergamo dal 1942 al 1944).
La giornata vedrà la presenza nel ruolo di relatori di Luca Ferremi per l’associazione Habitar in Sta Terra, il Prevosto Don Paolo Morbio, il responsabile per l’Ufficio di Musica Sacra della Diocesi di Brescia Monsignor Federico Pellegrini, il restauratore di concerti campanari Luigi Festoni e i presidenti della Federazione Campanari Bergamaschi e Federazione Bresciana Campanari Luca Fiocchi e Lorenzo Spalenza. L’ampio panorama tematico in programma vedrà la presenza non solo del pensiero ma anche della manovalanza, ingrediente fondamentale per la conservazione e il rilancio della tradizione tra i giovani: suoni di campane dalla torre parrocchiale con le splendide nove campane D’Adda; campane in piazza con l’altrettanto prezioso complesso Grassmayr offerto dalla ditta Festoni Campane; suoni di campanine tra gli spazi dell’incontro proposti da maestri e allievi della Federazione Campanari Bergamaschi. Obiettivo della giornata: fare il punto della situazione sul lavoro svolto sinora e prospettare un rilancio radicale del suono manuale con il coinvolgimento dei giovani. Il pregio delle campane storiche scampate ai confitti bellici attende a Brescia la presenza di nuove mani e impianti manuali per suonarle nuovamente con l’arte della memoria.
Clicca qui sotto per vedere il programma completo della giornata. Per informazioni contattare: 333/68.68.875 o luca.fiocchi@libero.it