Concerto di campane a carillon in Piazza Mascheroni a Bergamo
Mercoledì 26 agosto 2015, in occasione della Solennità di Sant’Alessandro Martire, Patrono di Bergamo, la Federazione Campanari Bergamaschi propone un concerto di campane a carillon su una struttura di 8 campane in scala diatonica fornita per l’occasione dalla Fonderia Allanconi di Bolzone di Ripalta Cremasca (Cremona). Il concerto, primo evento assoluto nella città per il numero di campane portate in piazza, vedrà impegnati dalle 15:30 alle 18:30 in Città Alta (Piazza Mascheroni, all’ingresso di Via Colleoni) i giovani suonatori della onlus orobica in melodie della tradizione delle valli bergamasche.
Le esecuzioni saranno introdotte e commentate per il pubblico con contestualizzazione del valore storico della riscoperta del suono delle campane, i cui repertori a tastiera, diversi per stile e genere nelle aree della bergamasca, sono stati nel corso degli ultimi decenni trascritti, catalogati e in deposito presso l’Archivio Etnico di Storia Sociale della Regione Lombardia. Il suono a tastiera nella diocesi di Bergamo ha conosciuto nel corso dei secoli varie denominazioni: suonare d’allegrezza, suonare a festa, suonare a martello/martellino/martelletto.
C’è da ipotizzare che il suono a tastiera possa essere di matrice francese, cioè derivante dai carillon di decine campane in scala cromatica dotate di sistemi di suono a pedale su imitazione dell’organo. La particolarità del suono a tastiera bergamasco sta nel fatto di essere in scala diatonica maggiore (su modello delle melodie di canto popolare) e di essere fondato su poche campane (da cinque a dieci) ma di essere stato tuttavia uno strumento che ha offerto opportunità ai compositori campanari di grande prolificità di melodie dotate di canto e accompagnamento pur in uno spazio raccolto di un’ottava e mezza ottava. La presenza di un carillon su imitazione di quelli francesi esposto a Bergamo nella giornata del 26 agosto, consente di vedere all’opera uno strumento di passaggio tra la tastiera antica bergamasca e un simulacro di possibile modello transalpino e fiammingo, le cui relazioni reciproche sono ancora in fase di studio e chiarimento.
Per informazioni sull’iniziativa: luca.fiocchi@libero.it