Cronache estive. Campanine in festa a Trabuchello per la Madonna del Rosario

Incontro in musica a Trabuchello, frazione di Isola di Fondra, con le Scuole Campanarie di Roncobello e San Giovanni, in occasione della solennità della Madonna del Rosario. Due generazioni di suonatori, nati tra il 1990 e il 2007, uniti dalla passione per il suono delle campane e la loro riscoperta attraverso il suono delle campanine e la condivisione di tale esperienza con il numeroso pubblico presente. Il parroco Don Alfio Signorini ha introdotto la serata ricordando come diversi siano stati gli incontri musicali Campanari in occasione della festa della Madonna di Trabuchello in questi anni. Un gruppo che si è presentato in veste rinnovata grazie all’importante presenza della Scuola di San Giovanni Bianco, formazione nata nel 2014 e già carica di esperienze importanti, tra cui la partecipazione nel 2015 al programma della Rai ‘Affari tuoi’, la Corrida di San Giovanni Bianco vinta a pieno titolo nella primavera del 2016 e la realizzazione dei filmati della Regione Lombardia sulla tradizione Campanaria orobica, oggi iscritta nell’inventario dei Patrimoni Immateriali delle Regioni Alpine.

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Il concerto, snodatosi su brani della tradizione campanaria brembana e seriana, è stato arricchito dalla presenza del Coro delle Scuole Campanarie, formazione di recente creazione che annovera campanari e campaninari appassionati al canto e genitori degli stessi. Repertorio religioso e tradizionale che è andato a integrarsi al suono delle campanine con diversi omaggi alla Madonna, tema centrale della serata.

La continuità della tradizione tra generazioni recentissime, che l’Eco di Bergamo aveva definito in un articolo di quindici anni fa ‘I campanari del 2000’, viene provata dallo star bene insieme sul filo della musica campanaria. Ragazzi e giovanissimi di Trabuchello, Fondra, Lenna, San Giovanni Bianco con le sue frazioni, San Pellegrino Terme, sino ad arrivare a Palazzago, raccontano in musica un gesto e un ritmo che si ripete senza interruzione dal 1750, incantando il pubblico con semplici strumenti artigianali che materializzano una passione sempre nuova e rinnovabile.

Proprio la capacità di rinnovarsi nella proposta è stata la nota finale di Don Alfio, il quale ha sottolineato come incrociando esperimenti canori con passione campanaria si possa lavorare sui distinti versanti che la potenzialità musicale può offrire a se stessi e al pubblico come forma più ampia di condivisione di esperienze. Un sentito ringraziamento a Don Alfio per il costante sostegno al nostro progetto musicale e alla gente di Trabuchello per la calorosa accoglienza dimostrata in questi anni ai nostri gruppi musicali.

 

 

 

 

 

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