Cronache campanarie: Presepe vivente in musica a Fondra con le campanine

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Vivace partecipazione di pubblico al Presepe vivente di Fondra del 6 gennaio, in occasione dell’Epifania e dell’arrivo dei Magi dall’Oriente. Il borgo che s’incunea nella montagna sul lato destro della strada provinciale che porta a Carona, è divenuto sede della tradizionale ricostruzione storica che ha ospitato nei diversi angoli mestieri e figure antiche. Una tradizione che da sempre unisce immagini della fede al suono della musica natalizia, con i baghècc (le cornamuse bergamasche), le campanine e le campane della chiesa parrocchiale di San Lorenzo, protagoniste del suono a distesa a fine cerimonia.

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Un momento di riscoperta che mette in luce lo sforzo di conservare e perpetuare antiche conoscenze: tra queste trova posto da diverso tempo la presenza delle campane e delle campanine, strumenti che marcano il tempo del sacro e del quotidiano nei suoi diversi aspetti. I risuonatori tradizionali hanno accompagnato il passaggio del corteo guidato dal parroco Don Alfio Signorini, eseguendo brani religiosi del tempo natalizio nelle piazzette, nelle vie del borgo antico e sotto il portico della chiesa prima del canto finale.

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Musica, costumi, narrazione e lettura drammatizzata del Vangelo della nascita di Gesù, con personaggi che hanno reso teatrale quanto veniva già fatto nelle piazze d’Europa in epoca medievale. Il tutto immerso in una dimensione alpina incomparabile che offre al visitatore uno sguardo inedito su edifici storici, angoli e anfratti inattesi, elementi che compongono il messaggio della nascita unendo la componente spirituale e la componente materiale del quotidiano antico.

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La Federazione Campanari Bergamaschi, con i ragazzi della Scuola Campanaria di San Giovanni Bianco, Manuel Cortinovis alla fisarmonica e il restauratore Massimo Ziliani all’illustrazione dei risuonatori antichi in vetro, hanno colorato le note del Natale con brani della tradizione popolare ed europea. Canti natalizi, pastorali e melodie d’incanto per scaldare un gelido pomeriggio di ricordo, fede e incontro. Un grazie di cuore agli organizzatori per la generosa accoglienza e il clima dinamico che sono riusciti a creare con grande sforzo.Come sovente accade nelle valli, ogni stagione offre uno sguardo diverso sul paesaggio, che compenetra antiche costruzioni e boschi sguarniti di neve ma carichi di sfumature autunnali e invernali: un paesaggio sempre in grado di emozionare in presenza della festa. Per informazioni sulla presenza e partecipazione delle campanine al Presepe vivente contattare: luca.fiocchi@libero.it

Don-Alfio-Max

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