Cronache campanarie: I giovanissimi di Gandino riscoprono la tradizione
Vivace incontro alla scuola primaria di Gandino in occasione della presentazione del progetto di riscoperta della tradizione del suono manuale delle campane. Le classi quarte hanno ascoltato suoni, provato strumenti e osservato le tecniche di un sapere secolare che ha trovato da sempre, a Gandino, la sue sede principe.
L’incontro, proposto dalle maestre dell’istituto in collaborazione con i volontari della Federazione Campanari Bergamaschi, si è alternato tra la visione di filmati illustrativi della tradizione locale e l’esecuzione di brani a festa sulle campanine in vetro portate da due dei giovanissimi campanari di Leffe della locale scuola campanaria – Luca e Daniele – e da due rappresentanti dei suonatori della scuola di Scanzo – Andrea di Sarnico e Federico di Bergamo – cui ha fatto seguito un minilaboratorio per tastare l’interesse sullo strumento da parte degli alunni di Gandino.
La grande attenzione prestata allo sviluppo delle suonate, ai racconti delle esperienze dei singoli ragazzi delle scuole campanarie e la curiosità per le tecniche di costruzione dello strumento hanno confortato circa la possibilità di poter produrre progetti concreti. Orecchio musicale, sensibilità e ascolto sono apparsi come ingredienti importanti per coordinare un progetto che attinge alla tradizione locale restituendo il patrimonio alla comunità stessa. La magia della musica delle campane e il suo potere coinvolgente sull’ascoltatore hanno fatto centro su una sensibilità contemporaneamente ma inconsciamente cosciente del patrimonio che circonda chi vive sul territorio.
Un sincero ringraziamento alla docente Laura Savoldelli per la proposta e al padre Giovanni Savoldelli, nostro associato, per avere promosso l’idea, unitamente alla maestre presenti, entusiaste e partecipi di come il suono delle campane confermi la sua natura di musica senza tempo che tocca le nostre esistenze segnandone gli eventi cardinali. I volti attenti e affascinati dalle melodie delle campanine, dalla forma degli strumenti e dai video che illustrano le tecniche della distesa e dell’allegrezza sono conferma dell’esistenza di un terreno fertile su cui poter seminare un percorso di rivitalizzazione di una pratica nata nel 1700 e mai spentasi, oggi più che mai avente come protagonista le generazioni più fresche e cariche di desiderio di apprendere suoni antichi tramandati oralmente.
La Federazione Campanari Bergamaschi propone nelle scuole incontri sulla riscoperta della tradizione del suono manuale delle campane, un tesoro della memoria oggi riconosciuto dalla Regione Lombardia come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine. Video, racconti, esecuzioni dal vivo e laboratorio sperimentale sono gli ingredienti di una ricetta basata sul contatto diretto ed emotivo con l’ascoltatore, che attraverso un percorso di maturazione può a propria volta divenire attore di un progetto di rigenerazione musicale e sociale. Per maggiori informazioni contattare: luca.fiocchi@libero.it