Cronache campanarie: Inaugurazione del doppio sistema a Entratico
Corrispondenza di Luca Brignoli
Un altro tassello va a comporre un grande puzzle: il tassello delle campane di Entratico che, in occasione dei lavori di restauro del complesso campanario, sono state dotate di doppio sistema completo per il suono manuale d’allegrezza e a distesa. Si tratta di un altro recupero in Val Cavallina, una vallata martoriata dall’elettrificazione di massa che ha eliminato, tra gli anni ’80 e il 2000, la quasi totalità dei meccanismi per il suono manuale delle campane. In questa valle si è iniziato da pochi anni a ripristinare i doppi sistemi. Con eccezione del recentissimo ripristino a Entratico, sono solamente pochissime chiese sussidiarie, con 3 o 5 campane, ad avere ancora le corde e la tastiera, poi raggiunte nel 2014 dalla chiesa prepositurale di Gorlago, con le sue 10 campane. In occasione della domenica delle Palme i ragazzi della Federazione Campanari Bergamaschi, invitati dal parroco Don Velman Minoia, hanno inaugurato i lavori di restauro e ripristino del manuale, suonando a distesa per annunciare la funzione delle 10.30.
Al termine di questa, suonando a tastiera, hanno rallegrato gli animi degli abitanti di Entratico, col naso puntato verso la cella campanaria per ascoltare le melodie della tradizione campanaria bergamasca, riconosciuta nel 2015 come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine. Come spesso accade nelle esplorazioni campanarie della nostra associazione, si entra in contatto con campanari a riposo forzato a causa dell’automazione totale occorsa tra il 1970 e il 2000, fenomeno che lasciò senza suono molte memorie della tradizione antica: è il caso di Vittorio Mazza, organista e campanaro classe 1939, portatore della tradizione locale appresa dal padre, classe 1895, e conservata nell’esercizio del ricordo. Suonate per campane e canzonette d’epoca costituiscono un nuovo repertorio inatteso da salvaguardare e trasmettere ai giovani.