Cronache campanarie: campane ospiti a Spazi Musicali

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Pomeriggio di riflessioni campanarie a Molinetto di Mazzano presso l’associazione Spazi Musicali. Un confronto tra i patrimoni cugini bresciani e bergamaschi per scoprirne analogie e differenze alla luce dei molteplici progetti di rilancio della tradizione del suono delle campane sul territorio lombardo. Sandro Torriani, direttore artistico dell’associazione Spazi Musicali, ha introdotto il tema della tradizione del suono manuale delle campane come mondo tanto ricco di storia quanto sconosciuto alla maggioranza delle persone. Dopo aver eseguito sulle campanine La bergamasca, danza tardo rinascimentale citata da Shakespeare in Sogno di una notte di mezz’estate e ballata nelle corti europee del tempo, la Federazione Campanari Bergamaschi ha raccontato le tappe fondamentali dello sviluppo sperimentato in questi anni, passando dalle poche unità dei primi anni 2000 ai più di 200 attuali.

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Un risultato importante che rende ragione del costante impegno profuso nei diversi versanti che caratterizzano l’associazione: ricerca sul campo per registrare memorie e suoni di campanari storici; trascrizione dei brani e creazione di contenuti didattici per la trasmissione formalizzata di saperi orali; fondazione di scuole campanarie per l’insegnamento dello strumento campana; concerti di campanine, incontri di piazza, convegni e visite guidate per avvicinare giovanissimi, giovani e adulti ai campanili e agli strumenti campanari; servizi campanari in occasione delle solennità; produzione di CD di ricerca e documentazione. Luca Fiocchi, presidente della Federazione Campanari Bergamaschi, ha sottolineato i valori del progetto di riscoperta, che partendo da singoli campanari storici appassionati ha gradualmente coinvolto giovanissimi suonatori e le famiglie, creando una comunità di pratica allargata.

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L’incremento esponenziale dei giovani all’interno dell’associazione ha favorito l’apertura di molti campanili, luoghi criptici custodi di tesori secolari, le campane, che tornano in questo modo a essere contemplate e tutelate con occhio maggiormente attento rispetto ai decenni di profonda crisi 1970-2000. Nello specifico, lo sforzo per promuovere l’inversione di tendenza si è orientato anche verso il territorio bresciano, ricco di campane storiche scampate alla requisizione bellica ma bisognose di forze per ripristinare il suono manuale. Molteplici gli interventi svolti in questi anni sul territorio bresciano da parte della Federazione Campanari Bergamaschi: il ripristino del sistema di suono manuale a tastiera e l’aggancio permanente delle corde sulla Torre del Popolo di Palazzolo sull’Oglio, i corsi di campanine presso la scuola primaria di Pavone Mella, i concerti di campane in Valle Sabbia, il progetto di rete con altre località annoveranti tradizioni tutelate come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine della Lombardia (Bagolino), i concerti di campanine e la promozione di scuole campanarie a San Gallo di Botticino Sera, gli incontri in piazza a Bienno, Paspardo, Preseglie e molti altri eventi che hanno caratterizzato l’importanza dell’azione sul territorio.

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Un’azione intensa che si affianca a quella della Federazione Bresciana Campanari, sorta negli ultimi anni e attiva in alcuni campanili della bresciana. La prospettiva della Federazione Campanari Bergamaschi è andata orientandosi, negli ultimi anni, verso una visione includente e solidale che punta ad accogliere nuovi bambini, ragazzi e famiglie, facendo della musica delle campane un mezzo per poter crescere accrescendo la propria passione in comunità con altri suonatori. Imparare a convivere attraverso la musica è uno dei compiti più alti della missione campanaria. A tale proposito è apparso particolarmente illuminante l’intervento di una delle madri dei giovanissimi che si è recentemente unito al progetto campanario: Patrizia, cantante jazz non vedente, ha sottolineato come la musica cambi la vita dell’essere umano e ‘faccia sentire uguale agli altri’, compensando in tal modo il deficit o gap che una persona affetta da svantaggio può sperimentare nella vita quotidiana. Sotto questo profilo, un’attenta analisi dei positivi risvolti offerti dal suono dello strumento campana può aprire nuove interessanti prospettive di studio alla neuropsichiatria e alla musicoterapia, attraverso uno strumento che si proietta nel paesaggio e che porta una storia secolare nel cui cuore s’intersecano, con formula unica e inimitabile, fede e arte, suono e architettura.

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L’incontro si è chiuso con il proposito, ormai concreto e testimoniato da anni di eventi di sicuro esito, d’incrementare la presenza sul territorio per richiamare l’attenzione sulla riscoperta del suono delle campane e della loro tutela. Testimonianza concreta di ciò è il proposito da parte dei giovanissimi allievi bresciani di apprendere nelle nostre scuole per poi agire, nel tempo, sul territorio di nascita. Un modello su cui lavorare costantemente per ampliare e rafforzare le prospettive di crescita. Grazie a Sandro Torriani, a Danilo Vitali e a tutti i membri dell’associazione Spazi Musicali per l’accoglienza e la condivisione dell’esperienza di amicizia in musica. Per informazioni su conferenze, scuole e progetti musicali per i giovani, contattare luca.fiocchi@libero.it

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