Cronache campanarie: visite guidate a Solto Collina per i mercatini di Natale
Il periodo Natalizio è ormai alle porte, addobbi, luci, alberi di Natale, presepi, regali, festoni, palline, folletti, Babbi Natale e dolcetti stanno lentamente prendendo posizione, o forse non proprio così lentamente come crediamo; a Solto Collina la giornata di domenica 26 novembre ha dato un assaggio di Natale, con i mercatini che hanno animato la via del centro storico. In occasione dell’iniziativa, su richiesta della ProLoco, la Federazione Campanari Bergamaschi, in collaborazione con la Parrocchia di Santa Maria Assunta ha riproposto l’apertura al pubblico del campanile della Pieve, visto il successo della prima edizione del 15 agosto durante i festeggiamenti della festa patronale. Dalle 14.00 alle 16.00 persone provenienti da tutta la bergamasca hanno potuto vedere da vicino come gli 8 bronzi in Si bemolle grave venivano suonati prima dell’avvento dell’elettrificazione, avvenuta intorno al 1980, che ha comportato la rimozione delle corde per il suono a distesa e la tastiera per il suono d’allegrezza.
Grande e inaspettata partecipazione: oltre 160 persone sono state coinvolte in questo particolare e insolito evento, dai più giovani ai più anziani hanno avuto la possibilità di porre innumerevoli domande ai ragazzi della FCB che, con fierezza e orgoglio, dimostravano ai presenti una passione che sta lentamente rinascendo, quella passione che portano avanti e sostengono con tempo e determinazione. Ogni tanto, tra una chiacchiera e l’altra, tra una suonata e l’altra, qualche anziano del paese ricorda le sue campane suonate manualmente quando era solo un ragazzino e in occasione delle Solennità saliva in chiesa con gli amici per aiutare il sacrista e i campanari a “trà ‘mpè per mèsa òlta”, a “sunà de oféhe” e per tutte le funzioni che animavano la Pieve che domina la Collina, chi tristemente racconta quando nel 1943, durante la II guerra mondiale, i militari hanno requisito le due campane maggiori e la piccola, detta “ol ciuchì”, per trasformarle in cannoni e armi belliche, poi inizia a raccontare con entusiasmo quando nel 1948 arrivarono le 3 nuove campane da integrare nel concerto smembrato 5 anni prima, in quell’occasione si suonò a festa e a distesa per 3 giorni consecutivi; vedere che lo scempio del 1980, quando le campane sono state elettrificate, è stato in parte risanato col ripristino della tastiera, suscita in loro grande emozione, la stessa del vedere bambini e giovani che riparano quello che in passato è stato rovinato.
Data la grande affluenza, i vari gruppi che hanno atteso in chiesa il proprio turno per salire in cella campanaria, hanno avuto la possibilità di vedere da vicino, come i campanari si esercitano e imparano le suonate d’allegrezza che successivamente eseguono sulla tastiera del campanile. Valzer, polke, mazurche, monferrine, scotish e brani di Natale eseguiti con le campanine, accompagnati dalla chitarra e dall’organo a canne, hanno fatto da sfondo, aumentando la curiosità di chi, per la prima volta, si è avvicinato al mondo delle campane, i più coraggiosi hanno provato a cimentarsi nel suono delle campanine, i risuonatori in vetro, metallo e ottone costruiti artigianalmente dai campanari.
È stato molto emozionante quando una signora di Solto ha affermato che è rimasta stupita di questa tradizione “Ho capito che suonare le campane non significa tirare corde e picchiare pugni, ma significa fare musica, quello che fate è semplicemente musica per chi ascolta, ed è una cosa bellissima, continuate sempre a portare avanti ciò che avete costruito e che state costruendo”. Tra le varie iniziative dei mercatini c’era “Angoli selfie”, dove la gente aveva la possibilità di scattare autoscatti nei luoghi più suggestivi del paese attraverso una cornice fatta ad-hoc, è stata molto apprezzata l’idea di portare una delle tante cornici anche in cima al campanile. Terminate le visite guidate, e lo spettacolo pirotecnico a chiusura dei mercatini, la serata è proseguita in oratorio con una pizza in compagnia tra canti popolari accompagnati da fisarmonica, chitarra e campanine. Un particolare ringraziamento va all’Arciprete Don Lorenzo Micheli, ai volontari della Parrocchia di Santa Maria Assunta, alla ProLoco La Collina e a tutti coloro che si sono spesi per promuovere e organizzare l’iniziativa, portando ad un risultato eccellente.