Cronache campanarie: Valnegra in festa per i bronzi restaurati
Vivaci giornate campanarie a Valnegra in occasione dell’inaugurazione del concerto restaurato della locale chiesa parrocchiale. Due giorni di suono di campane dedicati alla solennità di Sant’Antonio da Padova. Nel pomeriggio di sabato 9 giugno, visite guidate al campanile con nutrita partecipazione di pubblico e abbondante suono a tastiera da parte dei giovanissimi allievi delle scuole della Val Fondra e di Scanzorsciate. I lavori di restauro hanno consentito di poter riportare al suono le cinque campane fuse da Prùneri di Grosio nel 1899 e da Colbachini di Padova nel 1949. Un complesso campanario di notevole dimensioni rispetto alla dimensione del campanile. Cinque campane in Do maggiore ora dotate di doppio sistema e rese facilmente suonabili grazie ai lavori di ripristino e messa in sicurezza. A seguire, suono a distesa per la messa vespertina con musiche e canti a cura della Federazione Campanari Bergamaschi, accompagnati dalle tradizionali campanine, che da anni caratterizzano le solennità legate all’inaugurazione dei restauri campanari. In serata, concerto di campanine degli allievi delle scuole di Scanzorosciate, Roncobello e della Val Fondra con brani religiosi e brani tradizionali.
Calorosa accoglienza del pubblico per un progetto di restauro delle campane che si è fondato precisamente sul progetto di recupero culturale di una tradizione secolare nata a metà del XVIII secolo e oggi più che mai viva nelle mani dei giovani e dei giovanissimi. Un concerto di campanine che ha alternato al suono dei tradizionali metallofoni il suono di campanelle in miniatura e tastiere didattiche per illustrare il progetto di rilancio della tradizione, disegno già in atto da diversi anni e che oggi conta su circa 200 associati. Nella giornata di domenica, suono a distesa e suono a tastiera durante la processione per le vie del paese, che, grazie al tempo favorevole, hanno visto la statua di Sant’Antonio percorrere i quartieri del piccolo centro di Valnegra, che conserva il fascino dei suoi edifici antichi e di palazzi in stile liberty.
L’associazione desidera ringraziare sentitamente l’Arciprete Don Alessandro Beghini, l’architetto Gemma Gozzi e tutti i volontari che si sono prodigati per la buona riuscita dell’iniziativa. Un appuntamento che proseguirà nel corso dell’estate con altre visite guidate e iniziative musicali volte a coinvolgere adulti, giovani e giovanissimi verso il progetto di recupero della struttura campanaria. Per ogni informazione sui progetti didattici del suono delle campane campane, contattare: luca.fiocchi@libero.it