Cronache campanarie: Le campane bergamasche per il Bambino Gesù di Praga
Intensa ed emozionante giornata al Santuario del Bambino di Praga di Arenzano in provincia di Genova, domenica 2 settembre 2018. Grazie alla proposta di volontari della nostra associazione, una nutrita rappresentanza di giovanissimi ha dato testimonianza del progetto della riscoperta del suono delle campane e delle campanine nel corso dell’intera domenica. Per illustrare in maniera articolata le attività di riscoperta e rilancio della tradizione a partire dai più giovani, i Padri Carmelitani che amministrano il Santuario del Bambino di Praga si sono presso la Fonderia Allanconi di Crema per prelevare direttamente il castello delle campane in uso alla Federazione Campanari Bergamaschi.
In questo modo i giovanissimi dell’associazione hanno iniziato la loro attività di suono in piena mattinata in occasione del Pontificale delle 11:00, in coincidenza con la festa del Bambino. Suono alla romana e suono d’allegrezza che ha attirato l’attenzione dei molti fedeli presenti sul piazzale antistante la Basilica. Per l’occasione, i giovanissimi della Federazione Campanari Bergamaschi hanno indossato una maglietta bianca riportante la scritta Pray for Genova. Un’iniziativa voluta dai Frati Carmelitani per manifestare il sostegno alla città e al capoluogo ligure duramente colpito dalla perdita di 43 persone cadute dal Cavalcavia Morandi il 14 agosto 2018. Proprio alle vittime è stato dedicato in serata il concerto di campanine, di cui parleremo fra qualche momento. Nel corso della giornata, a partire dalle prime ore del pomeriggio, il castello mobile si è mosso dal Santuario ed è sceso fino al lungomare attirando l’attenzione dei passanti e dei bagnanti. Prima tappa, sottolineata da un incessante suono di campane a festa, è stato il porto. Seconda tappa il molo di Gesù Bambino, con numerosi visitatori e curiosi intenti ad ascoltare e realizzare video e fotografie. La terza tappa è stata in Via Bocca, nella zona centrale della località turistica, con numerosi ascoltatori.
La presenza dei giovanissimi attira come sempre l’attenzione ed è conferma della testimonianza palpabile di un lavoro iniziato nel 2000 che ha sfornato nel corso degli anni un grande numero di suonatori a distesa e a tastiera. Dopo aver fatto ritorno alla Basilica, alle 17:30 è stato il momento della Messa che ha visto come protagonisti i nostri giovanissimi suonatori con le campanine. Nel corso della celebrazione, esecuzione dell’Inno di San Giovanni Bianco e de La squilla di sera accompagnati all’organo dal nostro Andrea Alborghetti. A fine Messa i nostri ragazzi sono saliti sul campanile della Basilica per tastare ed eseguire alcune suonate sulle 12 campane in si bemolle.
Tutto questo grazie alla collaborazione e alla disponibilità dell’Associazione Campanari Liguri, che ringraziamo di cuore per aver sostenuto questa proposta d’incontro musicale. Al termine dell’esperimento del suono con i pestelli tipicamente genovesi sulla tastiera ligure, preparativi per il concerto di campanine serale che si è tenuto sul piazzale antistante la Basilica. Dapprima, dal castello delle campane mobili, sono stati suonati 43 rintocchi in ricordo delle 43 vittime del Cavalcavia Morandi. A questo ha fatto immediatamente seguito la lettura del brano celeberrimo di Sant’Agostino La morte non è niente, sostenuto in sottofondo dalla chitarra e dalle campanine dell’associazione: La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
A seguire, una carrellata di brani della tradizione delle valli bergamasche intervallata da due brani eseguiti direttamente dalla tastiera del campanile della Basilica dall’Associazione Campanari Liguri. Esibizione estremamente apprezzata, che si è chiusa con l’esecuzione di brani religiosi. Grande entusiasmo da parte dei frati, i quali hanno chiesto esecuzione di brani a tastiera e di brani a distesa eseguiti sul nostro castello mobile. A conclusione del concerto, scambio di doni con i frati di Arenzano, che hanno donato all’associazione una splendida copia della statua del Bambino di Praga, un volume sulla storia della Basilica e altri pensieri per i giovanissimi suonatori.
La nostra associazione ha donato ai Campanari Liguri 3 cd che raccolgono alcune delle esperienze svolte in questi anni a livello di ricerca e documentazione delle suonate sopravvissute all’epoca dell’automazione totale delle campane. Da parte dell’associazione bergamasca è stato manifestato l’invito a ricevere ill campanari liguri per poter sperimentare il suono delle nostre campane. La Federazione Campanari Bergamaschi porta a casa una splendida esperienza di amicizia e musica in un territorio che ha riscoperto il suono manuale e che sta sperimentando come la nostra associazione l’ha riproposta attraverso i più giovani. L’intensa partecipazione e l’entusiasmo dei frati di Arenzano è di grande auspicio per futuri progetti, come un possibile coinvolgimento della maggior parte dei giovani presenti nel seminario del Santuario nel mondo delle campane. Un sincero ringraziamento va a Padre Michele, Padre Davide e Padre Marco per aver sostenuto sin dall’inizio questo bellissimo sogno che siamo giunti a realizzare. Le campane sul mare sono state un’ulteriore testimonianza della missione di riscoperta che ha fatto scaturire molti sorrisi negli occhi e nell’anima di chi ci ha osservato per le strade e al Santuario. Per conoscere più da vicino l’attività della Federazione Campanari Bergamaschi, contattare il sito www.campanaribergamaschi.net o la mail campanaribergamaschi@gmail.com