Campanine in concerto presso le Monache di Clausura (Bergamo Alta)
Campanine in concerto al monastero delle Suore Benedettine di Clausura di Santa Grata – Città Alta, Via Arena 18, dietro la Basilica di Santa Maria Maggiore. Sabato 1 dicembre 2018, alle ore 16:30, incontro con la tradizione delle campanine bergamasche grazie all’opera dei giovanissimi delle scuole campanarie e dei maestri della Federazione, con rappresentanti di Fondra, Sorisole e Scanzo. In una delle chiese più ricche di Bergamo, autentico gioiello artistico lombardo e italiano, un programma di brani che partendo dalla tradizione mariana in onore dell’Immacolata ripercorreranno alcuni dei momenti fondamentali della tradizione del suono d’allegrezza delle valli bergamasche per poi introdurre all’ascolto del tempo del Natale. Il monastero di clausura di Santa Grata ospita un’interessante campanile con cinque campane manuali in Sib3 che vengono suonate tradizionalmente a distesa dalle monache del convento, da diversi anni partecipi del concerto di campane per il patrono Sant’Alessandro. La struttura, risistemata nella parte della cella campanaria, sarà nuovamente abilitata per il suono manuale a tastiera. La cella campanaria per il suono d’allegrezza, racchiusa da una grata nel rispetto della riservatezza della clausura, mantiene la tradizione viva grazie a un’opera fisicamente non visibile ma dall’effetto sonoro estremamente suggestivo. Le madri di clausura hanno dimostrato di tenere particolarmente al suono manuale delle campane, come tiene a dire un piacevole incontro Madre Clementina, Generale della casa. Originaria di Stezzano e figlia del sacrista a metà Novecento, ricorda bene di tirato la corda del campanone quando il concerto era manuale. Una tradizione, anche grazie all’opera delle madri benedettine, riconosciuta dalla Regione Lombardia come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine. Per informazioni contattare luca.fiocchi@libero.it
Sotto, uno dei recenti concerti concerti della Federazione Campanari Bergamaschi a San Martino Oltre La Goggia.