Cronache campanarie: Leffe ricorda il maestro campanaro Tarcisio Beltrami

Grande serata presso la chiesa di San Martino di Leffe in memoria del campanaro Tarcisio Beltrami. Sabato 16 novembre 2019, una chiesa gremita di pubblico ha rivissuto i momenti salienti della carriera musicale del concittadino Tarcisio Beltrami, nato nel 1922 e morto nel 2019, probabilmente il maggior portatore di patrimonio di suono d’allegrezza che la tradizione della musica popolare abbia conosciuto in Lombardia. La serata, promossa dalla Federazione Campanari Bergamaschi in collaborazione con il comune di Leffe e la Parrocchia di Leffe, si è mossa su tre elementi cardine: divulgazione e narrazione dei tratti musicali salienti di Tarcisio, proiezione di filmati storici realizzati tra il 2009 e 2016 ed esecuzione dal vivo di una piccola ma significativa parte del repertorio che veniva eseguito da Tarcisio Beltrami attraverso l’opera delle campanine delle scuole campanarie della Federazione Campanari Bergamaschi.

La serata si è aperta con il saluto dell’assessore Silvia Beltrami per conto del Comune di Leffe, cui ha fatto seguito l’introduzione a cura di Gianni Pezzoli, già sindaco di Leffe e membro della Federazione Campanari Bergamaschi. Il presidente Luca Fiocchi ha poi illustrato il significato della serata, introducendo nello svolgersi del programma i filmati che hanno fatto da cardine ai momenti salienti dell’incontro. Il primo video risale al 2012 in occasione del novantesimo compleanno di Tarcisio Beltrami, realizzato da Floriano Beltrami, figlio di Tarcisio, occasione per il nostro grande esecutore di salire sul campanile della prepositurale e proporre all’ascolto una suonata di sua composizione.

Nel secondo filmato, sempre realizzato da Floriano nel 2009 nel corso delle riprese e delle registrazioni per la produzione del CD Suonata Serale, in collaborazione con il comune di Leffe, Tarcisio ha eseguito la versione campanaria della canzone Siciliana bruna, risalente agli anni precedenti il secondo conflitto mondiale. Il terzo filmato, di realizzazione più recente, è stato prodotto da Regione Lombardia in collaborazione con la Federazione Campanari Bergamaschi nel 2016 presso la casa di riposo di Gandino, ove il campanaro ha ricordato con inconfondibile verve popolare alcuni dei momenti più importanti della propria carriera musicale.

Non è facile tracciare un profilo completo di fronte a una figura così articolata dal punto di vista musicale e biografico: sin da giovanissimo ciabattino a Gandino, poi soldato in guerra e al ritorno sacrista e campanaro fino a 1966, per poi tornare all’attività di ciabattino fino all’età della pensione. Il tempo libero gli ha consentito di poter sviluppare una sterminata gamma di suoni di allegrezza che venivano proposti in occasione dei matrimoni, battesimi e le maggiori solennità annuali. Le musiche eseguite dalle scuole campanarie sono state l’occasione per poter riascoltare dal vivo una buona parte dei brani che Tarcisio aveva proposto nel corso dei servizi campanari e in molti incontri domestici tenutisi tra il 2001 e il 2016, momenti fondamentali per poter ricostruire il contesto storico musicale leffese e conoscere un repertorio sterminato di suonate ancora in corso di trascrizione e di analisi.

L’ampia partecipazione di pubblico è stata un’occasione davvero unica per poter rivisitare, riascoltare e rivivere insieme quello che è uno dei pilastri della memoria della tradizione religiosa e musicale locale, musica della memoria che si è trasmessa dalla metà del diciannovesimo secolo fino ai giorni nostri, memoria che si mantiene viva grazie all’opera dei giovanissimi su risuonatori in vetro, metallo e ottone, vale a dire le tradizionali campanine, che sono lo strumento per trasmettere i brani che vengono eseguiti sul campanile nei giorni di festa.

La standing ovation finale ha espresso in modo gratificante l’apprezzamento per il complesso lavoro di preparazione della serata e per i diversi aspetti che hanno visto coinvolti i settori del volontariato leffese. In particolare la nostra associazione desidera ringraziare Pietro Pezzoli, responsabile della Scuola Campanaria di Leffe, e i volontari dell’oratorio di San Martino per la perfetta organizzazione logistica della serata, alla Parrocchia di Leffe, insieme al Comune di Leffe nella persona dell’assessore Silvia Beltrami. Infine un sincero e accorato ringraziamento a Gianni Pezzoli, che negli anni ha dimostrato con grande amicizia di sostenere dal profondo il progetto di recupero e rilancio della tradizione del suono manuale delle campane.

A fine concerto la famiglia Beltrami, che ringraziamo di vero cuore, ha donato alla Federazione Campanari Bergamaschi una preziosa tavola in legno su cui sono stati posti i quattro campanili di Leffe (San Michele, San Martino, San Rocco e Santa Elisabetta) con un campanone in primo piano: disegno del campanaro, artista e restauratore Michele Nicoli di Leffe e realizzazione in gesso speciale di Floriano Beltrami. La stessa immagine è stata collocata sulla lapide della tomba di Tarcisio, a segnalare l’indissolubile continuità di chi, campanaro sulla terra, suonerà con chi con ora esegue le allegrezze del cielo. Leffe, insieme a Gandino, Peia, Casnigo e Cazzano resta uno dei pilastri dell’antica tradizione del suono manuale delle campane che negli ultimi anni ha visto una profonda rivitalizzazione e un coinvolgimento sempre più ampio delle nuove generazioni.

L’esperienza offerta nella serata di sabato 16 novembre 2019 è così spunto per poter portare nuova linfa e nuovi stimoli a coloro che potranno seguire nei decenni futuri. Il video della serata propone i punti salienti dell’incontro. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e a tutti coloro che potranno nel corso del tempo dare ulteriore sostegno al progetto di riscoperta e rivalutazione di uno dei patrimoni immateriali delle Regioni Alpine della Lombardia.

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