Cronache campanarie da Solto Collina: castello mobile e campanile aperto
Doppio appuntamento della Federazione Campanari Bergamaschi a Solto Collina, per un’anteprima di Natale in musica.
Per questa 19esima edizione de “Il Mercatino nella via”, la Federazione Campanari Bergamaschi, in collaborazione con la ProLoco “La Collina”, la Parrocchia di Santa Maria Assunta e il gruppo commercianti di Solto, ha scaldato e rallegrato gli animi della gente a suon di campane e campanelle.
Il suono d’allegrezza e a distesa dal castello mobile, che doveva iniziare dalle ore 10:00, a causa della pioggia battente della mattina, si è concentrato nelle ore pomeridiane; appena il maltempo si è placato, il castelletto è stato splendidamente addobbato con fiori, nastri e carta dorata, una volta il tutto era pronto i campanari hanno preso d’assalto la tastiera e tra una monferrina e un valzer, una polka e una mazurca, la gente incuriosita ha iniziato ad avvicinarsi per assistere ad uno spettacolo alquanto insolito.
Nel frattempo, dall’alto del campanile della Pieve di Santa Maria Assunta, un’altra squadra di campanari della FCB era impegnata con le visite guidate; le potenti campane della torre campanaria fanno eco alle piccole e squillanti campanelle del castelletto, per dare voce a una tradizione che, lentamente, sta rinascendo grazie ai giovani e alle famiglie che, sotto la guida dei campanari più esperti e con esperienza, imparano le antiche suonate d’allegrezza e i richiami a corda per le solennità e le feste. Nonostante il tempo poco favorevole, la gente inizia ad avvicinarsi alla chiesa e a mettersi in coda per salire in cella campanaria, per osservare il paese e il lago d’Iseo da una prospettiva diversa; le visite guidate ai campanili rimangono una delle migliori iniziative per promuovere e far conoscere la tradizione del suono delle campane alla gente, un’arte che dal 2015 è stata riconosciuta come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine.
Intanto, al castello mobile, i giovanissimi campanari dal suono a tastiera sono passati al suono alla romana, una particolare tecnica che consiste nel suonare “a concerto” le quattro campane maggiori, alternando le scale “al botto” a brevi brani eseguiti a tastiera con le sei campane minori. Questo singolare stile è nato per accompagnare i cortei e le processioni, si è diffuso a macchia d’olio nelle valli del capoluogo orobico.
Nonostante la giornata nuvolosa e un po’ piovosa, circa 90 persone hanno fatto visita alla cella campanaria, e hanno potuto vedere una parte della storia e della cultura di Bergamo, questa è stata l’occasione di scambiare qualche parola con diversi visitatori, in molti hanno raccontato di avere un parente campanaro, che negli anni del dopo guerra saliva a suonare in occasione delle feste e solennità, altri invece hanno confessato il loro stupore nel vedere come uno strumento che, agli occhi della gente, sembra banale e limitato al “tiro una corda e la campana suona” oppure “pensavo che le campane si suonassero solo con le corde”, possa trasformarsi in un vero e proprio strumento musicale, con degli spartiti, dei brani e anni di studio per saperlo suonare magistralmente.
Terminate le visite guidate, il ritrovo delle due squadre è stato al castelletto dove, con una suonata a concerto, la giornata in musica è terminata.
Un ringraziamento personale e a nome della FCB va sicuramente a Pierantonio e a tutti i membri della ProLoco, per il rinnovato invito e la collaborazione con la nostra associazione, a Don Lorenzo, che ogni anno ci dà la possibilità di svolgere le visite guidate e far conoscere alla gente questa nostra passione e quest’arte antica e, ovviamente, a Wainer e al gruppo commercianti di Solto, per averci invitato a suonare con il nostro castello mobile e per la calorosa accoglienza che ci hanno riservato.