Il Solenne Triduo dei Morti: una tradizione secolare
Il tradizionale Triduo dei Morti è un tempo di riflessione sui defunti voluto dalla Chiesa nel periodo della Quaresima a seguito nelle numerose epidemie di peste che dal 1630 avevano colpito la popolazione lombarda. Gli altari delle chiese vengono dotate di un’imponente struttura decorativa formata da candele accese a simboleggiare la fede e la vita, che contrastano con la chiesa buia, al centro della quale viene posto il catafalco e la croce. Il chiaro messaggio della proiezione del defunto e di coloro che sono vivi sulla terra verso la vita eterna appare guardando come l’intensità della luce aumenti muovendo verso l’altare maggiore. Il forte contrasto tra buio e luce, la presenza di elementi macabri all’occhio dello studioso attorno al tema della morte, in contrasto con la strabiliante luminosità dell’altare, fanno di questo momento una delle migliori espressioni della visione barocca del mondo che si è conservata, nel suo immaginario, sino ai giorni nostri. Il Triduo dei Morti, profondamente radicato in diverse zone della bergamasca, viene celebrato, a seconda delle tradizioni locali, in novembre o in Quaresima. Le attuali condizioni sanitarie di questo anno 2020 hanno obbligato in questo mese a limitare notevolmente il suono nelle parrocchie. Cionondimento resta profondo il significato che questa tradizione porta, dall’apparato al complesso rituale sonoro che caratterizza il momento. Abbiamo raccolto in quest’articolo alcune delle pagine scritte tra il 2013 e il 2019 per sottolineare la validità storica e spirituale di uno dei momenti di raccoglimento più intensi e profondi che la nostra storia del territorio conosca.