Memoria dei campanari di Sorisole

Nella tarda primavera del 2021, la Pro Loco di Sorrisole, insieme alla Federazione Campanari Bergamaschi, ha presentato un volume dedicato alla riscoperta della locale tradizione campanaria all’interno dell’alveo dei numerosi suonatori che si sono avvicendati in cima al campanile. Merita il ricordo di due figure, in particolare, che hanno segnato l’ampia tradizione di un importante territorio limitrofo alla città di Bergamo. In questo caso desideriamo ringraziare per l’opera svolta Francesco Agazzi (classe 1901) e Luigi Cornolti (classe 1921), entrambi scomparsi da qualche decennio. Di Francesco Agazzi si ricordano i 120 anni dalla nascita, mentre per Luigi Cornolti si ricorda il secolo esatto. Figure appartenenti alla prima metà del ventesimo secolo, impegnati nel suono a festa delle campane, non solo sul campanile di Sorisole ma anche su quello di Ponteranica, come nel caso di Luigi Cornolti. Le memorie dei familiari di entrambi i campanari le dipingono come persone animate da enorme passione per il suono.

Francesco Agazzi era contadino e campanaro, parallelamente a quello che su Clemente Stecchetti, di qualche anno più giovane. La figlia ricorda la sua grande passione e le molteplici salite sul campanile nel corso dell’anno per celebrare le maggiori solennità. Lo studioso Valter Biella ha avuto occasione di poterlo ritrarre nel suono ormai quasi novantenne, salvando in questo modo una parte del repertorio locale che è stato poi reinterpretato dai nostri giovani suonatori di campanine in occasione della presentazione del volume avvenuto all’inizio di giugno.

Francesco Agazzi, detto caröl (1901-1995)

Ma l’importanza capitale del ricercatore Valter Biella Nicola – cui va sempre e incondizionatamente nostro ringraziamento per il lavoro fatto – si estende a Luigi Cornolti, personaggio bizzarro e acrobata musicale nel suono delle campane. Amava recarsi non solo a Sorisole, ma anche a Ponteranica Almenno San Salvatore e numerosi altri paesi. Accanto alla passione per le campane univa quello per la chitarra, la fisarmonica e le numerose feste cui cercava di partecipare assiduamente. Il filmato pubblicato da Valter Biella ritrae proprio Luigi Cornolti intento a suonare nella sua casa con la fugace apparizione sullo sfondo del nipote Alessandro, che oggi, seguendo le orme del nonno, ha intrapreso una prima conoscenza della tradizione del suono manuale delle campane.

Lo stesso Alessandro ricorda la grande passione musicale del nonno e la grande fantasia nella costruzione di strumenti musicali, quali le lunghissime campane in vetro a 21 risuonatori su cui lo stesso Luigi aveva suonato nel corso delle registrazioni effettuate da Biella nei primi anni ‘90.

Luigi Cornolti alla chitarra (1921-2003)

In questo caso – per quanto concerne la salvaguardia scritta – si è trattato di un’opera di trascrizione piuttosto complessa data la difficile intelligibilità dei suoni, che ha comunque dato grandi soddisfazioni con esecuzioni in concerto di brani della tradizione di Sorisole e di Ponteranica.

Un frammento in bianco e nero delle lunghissime campanine di Luigi Cornolti

Ad entrambi e alle loro famiglie va il nostro grato ricordo, che intende estendersi, mantenersi e prolungarsi attraverso il suono che conservano i nostri giovani e giovanissimi in cima al campanile. I frutti dati della Scuola Campanaria di Sorisole cercano di esserne prova tangibile dei tempi presenti e per quelli futuri. Per avere maggiori informazioni sul volume pubblicato quest’anno dalla Pro Loco di Sorisole insieme alla FCB e per avere maggiori notizie sull’attività di ricerca che la nostra associazione svolge, contattare indirizzo info@campanaribergamaschi.net

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