Auguri tradizionali in musica a Lonno
Santa Messa e cena annuale della Federazione Campanari Bergamaschi in occasione del tempo natalizio. Dopo la sospensione forzata delle attività a causa del Covid, in forma moderata, il tempo della festa ha inteso dedicare un particolare ricordo a tutti coloro che ci hanno lasciato e a tutti coloro che hanno servito la missione campanaria da quando esiste la nostra associazione. Don Roberto Zanini ha celebrato la Messa vespertina nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Lonno con l’animazione dellecampanine degli allievi della Federazione Campanari Bergamaschi. L’ultima preghiera dei fedeli ha avuto come oggetto il ricordo di tutti coloro che hanno sostenuto la causa del recupero della tradizione e che hanno dato moltissime conoscenze al patrimonio campanario che oggi viene impiegato, riutilizzato e condiviso dalle giovani generazioni.
Il senso di questa trasmissione delle eredità musicali è apparso in maniera palese alla fine del momento conviviale, con un concerto di circa un’ora offerto dai maestri degli allievi della Federazione Campanari Bergamaschi, proponendo una carrellata di brani che ha solcato il terreno dei grandi suonatori che hanno preceduto le giovanissime generazioni nel corso di questi anni. Brani della Valle Brembana, della Valle Seriana e della Valle Gandino vivacemente applauditi dal pubblico e dagli ospiti della cena presenti. Pensando a quanti campanari ci hanno lasciato tra il 2011 e il 2019 – ricordiamo tra tutti Giulio Donadoni, Giuseppe Bonandrini, Lorenzo Anesa, Tarcisio Beltrami, Bernardo Pezzoli e molti altri – possiamo dire che l’eredità secolare è stata ricordata nel modo più degno nel corso del convivio.
Mani giovanissime che, con grande perizia e grande rispetto, continuano la memoria di chi nacque tra gli inizi del ‘900 e la metà del Ventesimo secolo per offrire ancora emozioni e momenti di gioia comunitaria, che tornano a svolgere un ruolo di primaria importanza dopo il pesante e drammatico isolamento causato dalla pandemia. Sebbene ci sia da percorrere ancora una lunga strada per ritornare alla “vita normale”, la testimonianza di ieri sera 18 dicembre 2021 è un primo passo che sta a significare come il bisogno e la gioia dello stare insieme restino dei valori inalterati nel tempo.
Ringraziamo come sempre tutti i convenuti, Don Roberto Zanini per l’intensa celebrazione svolta, e un grazie a tutti i musicisti che si sono prodigati con i loro strumenti, dalle campanine dei ragazzi di Scanzo al violino – che fa comparsa nei momenti conviviali – e alle fisarmoniche che completano e confermano il valore coagulante della musica della tradizione. I migliori auguri a tutti per questa ultima settimana di Avvento che c’introduce alla via della Santa Notte.