Cronache Campanarie: tradizione viva nella memoria a San Giovanni Bianco con il suono delle campanine

Applaudita e apprezzata esibizione delle scuole campanarie della Federazione Campanari Bergamaschi presso la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Bianco nella serata di sabato 14 maggio 2022. Terzo appuntamento della rassegna dedicata alla memoria del campanaro Angelo Grataroli e ai 155 anni di fusione delle locali campane Monzini. Un percorso attraverso la tradizione orobica concepito come viaggio che parte da San Giovanni Bianco – proprio in omaggio all’Angelì – e che progressivamente scende visitando il repertorio di Zogno, Sorisole e Ponteranica, aprendo il percorso della Valle Seriana con tappa ad Albino e chiudendo negli scrigni della tradizione più antica, con i centri di Leffe e di Gandino. Una carrellata di brani commentati in dettaglio, proprio per il valore della conservazione di un tesoro già riconosciuto come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine della Lombardia.

Campana maggiore di San Giovanni Bianco

Campanine in vetro e in metallo accompagnate da chitarra classica, fisarmonica e violino hanno caratterizzato lo sfondo di un ricordo importante qual è quello del suono delle campane, che non è semplice memoria del passato ma segno del presente che continua nelle mani dei giovani; è stata quindi l’occasione propizia per poter ricordare non solo Angelo Grataroli, ma i campanari di Zogno e di Grumello de’ Zanchi (in particolare Giulio Donadoni), di Poscante (i cugini Bianco e Bortolo Pellegrini), il campanaro di Sorisole Clemente Stecchetti e il suonatore di Ponteranica Luigi Cornolti. Dal versante della Valle Seriana, una grande memoria tutti i campanari che hanno elaborato negli anni: il famoso brano del 1950 di Piero Pizzigoni Luci e ombre che ritroviamo a Nembro, Albino e moltissime altre località della bergamasca, pezzo che avevano fatto di questo brano per fisarmonica uno dei loro cavalli di battaglia sulle campane. A chiudere la tradizione leffese, con un omaggio particolare a Tarcisio Beltrami, maestro della tradizione locale, in ricordo del secolo di nascita (defunto nel 2019) e a cinquant’anni dalla morte del campanaro detto Vapore (1972-2022), cui è stata dedicata la memoria con la grande marcia o Marciù, composta in occasione della fusione delle 10 campane Barigozzi nel 1950 e ancora installate sul campanile di Leffe.

Effige dell’Immacolata sulla campana maggiore

Dai ricordi della famiglia dei Bernardì (gli antichi sacristi e campanari di Leffe), il suono di Tarciso Beltrami e la grande estrosità di Vapore, si è poi passati dal cuore della tradizione più antica, con un omaggio alla religiosità ‘pomposa’ di Gandino (come dice la tradizione) con il Valzerù per il Corpus Domini e una Polca dedicata alla memoria del campanaro Quirino Picinali detto Manòt, nel sessantesimo della morte (1962-2022): agricoltore, scultore del legno, costruttore di campanine e autore di molti brani per campane tra cui molte suonate tipiche dei battesimi che venivano celebrati in settimana non appena nascevano le nuove creature. Un suono che ha portato dopo diversi anni una testimonianza importante nella chiesa di San Giovanni Bianco. In merito alle campane del 1867, la leggenda dice che queste campane fossero state calate durante la Seconda guerra mondiale per non essere requisite.

San Pietro affida l’incarico della comunità al sacerdote alla luce dello Spirito Santo. Effige sulla campana maggiore.

Non si hanno ancora notizie certe su tale situazione, occorsa invece in altri paesi. Si suppone invece che si fosse deciso di non toccare le campane in quanto erano profondamente legate al suono per la fioritura della Sacra Spina, devozione che abbraccia ed abbracciava non solo il centro di San Giovanni Bianco, ma l’intera Valle Brembana. In omaggio a tale salvataggio di tale patrimonio integro è andato il suono sulle campanine dei giovanissimi, che hanno ancora una volta manifestato la vitalità di questa tradizione. In chiusura della manifestazione porgiamo un grande ringraziamento all’Assessorato alla Cultura e all’Assessorato al Turismo. Diamo appuntamento a tutti i nostri concerti di campanine, contattando l’indirizzo info@campanaribergamaschi.net e un invito rinnovato a seguire gli eventi sul calendario della nostra associazione mensilmente postati sul sito www.campanaribergamaschi.net

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