Triduo dei Morti 2023: la tradizione campanaria di Sorisole
Nel quadro degli eventi dedicati al Triduo dei Morti, Sorisole costituisce una duplice singolarità per aver mantenuto, in una zona intermedia tra la Valle Brembana e la zona cittadina, una tradizione ancora solida caratterizzata da tre elementi: il suono funebre delle campane, l’apparato del Triduo (pur in forma ridotta rispetto al passato) e la consuetudine dell’Incanto della domenica pomeriggio.
Il suono funebre mantiene le caratteristiche del suono più antico, con le classiche scale che caratterizzano il tempo della meditazione e del ricordo e che qui riportiamo integralmente con audio dall’interno e dall’esterno del campanile. L’audio dall’interno risulta interessante per cogliere in tempo reale i comandi che vengono dati per l’esecuzione delle scale, arricchiti dalle chiacchierate dei campanari (tutte in bergamasco doc sorisolese) e dai commenti sulla maggiore o minore buon esito del suono.
Accanto all’apparato del Triduo, sicuramente più scarno rispetto al passato ma ugualmente di grande fascino per eleganza e compostezza, segnaliamo, come anticipato, la tradizione dell’Incanto, ancora orgogliosamente viva pur essendo immersi in piena era digitale. L’incanto era, in origine, una sorta di asta popolare dove una serie di beni culinari venivano messi appunto “all’incanto” per raccogliere fondi per la parrocchia. Si ha testimonianza orale di ciò a San Giovanni Bianco con la memoria del campanaro e sacrista Angelo Grataroli (1901-1987). Lo stesso Incanto, come nel filmato che alleghiamo, viene ancora praticato nella sua forma più popolare, dove ogni offerente accompagna il proprio nome alla memoria del familiare defunto. Una tradizione, quest’ultima, meritevole di segnalazione per il fatto di essere una delle ultime testimonianze di cultura popolare che non abbiano avuto soluzione di continuità, cioè che non siano rievocazione storica. Buona visione a tutti.