Cronache campanarie: Conferenza sulla tradizione nelle terre di Bergamo e Brescia presso la Fondazione Civiltà Bresciana

Incontro sulla tradizione campanaria tra le terre di Bergamo e Brescia con la Federazione Campanari Bergamaschi presso la Fondazione Civiltà Bresciana giovedì 4 maggio 2023. Momento dedicato alla riscoperta di una tradizione plurisecolare che vede le terre di Brescia e di Bergamo accomunate dal sistema di suono delle campane e da una tradizione orale che è rimasta conservata in documenti importanti. La rilevanza storica della riscoperta della tradizione campanaria ha visto a Bergamo, nel corso dei secoli, la costruzione di un grande repertorio di suono d’allegrezza in occasione delle solennità religiose patronali e del calendario liturgico. A questo si è affiancata la tradizione delle campanine, risuonatori in vetro, metallo e ottone, che fungono da strumento preparatorio per l’esecuzione dei brani in cima al campanile sulla rozza ma efficace tastiera che collega ogni campana a un tasto, simile a quello del pianoforte. Identica tradizione si trova a Brescia, appannatasi notevolmente nel secondo dopoguerra e oggi alla ricerca di una possibile riscoperta e rilancio, in particolare in occasione delle celebrazioni per Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023.

Le dodici campane di Palazzolo sull’Oglio esposte prima dell’innalzamento sulla Torre del Popolo nel 1946.

Luca Fiocchi, presidente della Federazione Campanari Bergamaschi, e Massimo Ziliani, membro del consiglio direttivo dell’associazione, restauratore del legno e restauratore di concerti di campane antichi, hanno presentato l’esperienza nata sulla fine degli anni ’90, quando la tradizione sembrava essere destinata al tramonto. Il rilancio, passato attraverso la creazione delle scuole campanarie, ha portato al raggiungimento di notevoli risultati sul piano esecutivo, con la formazione di un buon numero di giovani abili nel suono delle corde e nel suono a tastiera, cui si affianca un importante numero di suonatori che ha continuato la tradizione più antica e che ha visto, attraverso le mani dei giovani, un rinvigorirsi e un ringiovanire delle forze, soprattutto in vista di un futuro in cui il digitale risulta strumento vincente se messo al servizio della comunicazione per portare la condivisione di un patrimonio fatto di pratica.

La conferenza, suddivisa in due parti, ha visto nella fase iniziale la presentazione dell’esperienza partita da Bergamo con incursioni campanarie del territorio bresciano, con conseguenti scoperte importanti e iniziative volte alla valorizzazione dei beni presenti. Dai concerti di campane manuali e concerti di campanine, dalla presenza del castello mobile di campane nel cuore di Brescia sino a giungere ai corsi per campanine tenuti nella pianura bresciana.

Un panorama ricco di iniziative che viene suggellato, quest’anno, dalla collaborazione con la Fondazione Civiltà Bresciana. Appunto un binomio dalla comunanza dei rispettivi acronimi che vede consolidare l’interesse per il tesoro dei bronzi antichi. Tra i protagonisti di questa memoria, nella seconda parte della conferenza, ha trovato posto Giuseppe Gandellini, tecnico di registrazione e appassionato venditore di apparecchi radio che negli anni ’40 costruì un registratore per poter andare a catturare il suono delle campane che dovevano essere tolte a causa della decreto di Mussolini che requisiva i bronzi di maggior peso punto da qui è nata una testimonianza con incisioni preziosissime su 78 giri successivamente riversate da Giuseppe Gandellini su nastri Geloso negli anni ’60 e successivamente sulle cassette C60 C90 degli anni ’70. Se Giuseppe Gandellini fosse vissuto oltre il tempo storico pensabile e immaginabile, essendo nato nel 1899, avrebbe senza dubbio digitalizzato tutto il materiale. Il suo percorso è finito nel 1990, ma oggi lo riprendiamo pensando che sia una delle figure della memoria bresciana cui va dato il grande merito per il lavoro svolto e per la conservazione della memoria. 

Molteplici le domande sul tema dei beni antichi ancora da esplorare, in particolare sulle campane della chiesa di San Giorgio nel centro di Brescia. Presente all’incontro Luca Ferremi, rappresentante delle esperienze campanarie svolte negli scorsi anni a Bagolino, in alta Valle Sabbia, terra del Carnevale in cui la FCB ha proposto la riscoperta della tradizione delle campane.

La conferenza si è chiusa con il ringraziamento da parte della Federazione Campanari Bergamaschi per l’invito rivolto, con l’impegno di pubblicare il video del presente evento e di tutte le esperienze passate e future che potranno avere luogo nella terra della Leonessa. Grazie, Brescia, per l’accoglienza e l’amicizia.

Chiudiamo l’articolo con una splendida allegrezza su suei campane eseguita dai maestri dei batacchi. I batòcoi de Darf.

Segue il video integrale della conferenza tenuta presso il Salone Mario Piazza della Fondazione Civiltà Bresciana.

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