Testimonianze storiche della Federazione Campanari Bergamaschi a Palazzolo sull’Oglio
Tra gli anni 2000 e 2004, la Federazione Campanari Bergamaschi ha operato importanti interventi nel contorno culturale campanario di Palazzolo sull’Oglio, permettendo al locale gruppo di poter tornare a suonare in modo sicuro dopo l’automazione del concerto, aiutando i suonatori locali a riscoprire il fascino del suono d’allegrezza, una tradizione che si era persa nell’ultimo trentennio del XX secolo. Le testimonianze storiche dell’intervista rilasciata dall’ultimo campanaro di Palazzolo, Alessio Piantoni, proprio nel 2004, provano come tra il gruppo dei campanari di Palazzolo e il Gruppo Campanari di Bergamo ci fosse l’abitudine di uno scambio annuale, se non semestrale, dei rispettivi campanili maggiori. I campanari di Bergamo erano soliti venire a suonare a Palazzolo e quelli di Palazzolo a Sant’Alessandro in Colonna.
Uno dei primi interventi che la Federazione Campanari Bergamaschi ha proposto con successo a Palazzolo è stato l’aggancio permanente delle corde alle ruote delle campane dopo l’automazione del concerto. Infatti, secondo le indicazioni dell’epoca, i campanari dovevano necessariamente andare ad attaccare e staccare ogni volta le corde dalla ruota delle campane per motivi di sicurezza. In realtà non esisteva alcun pericolo, anche per il fatto che le corde cadevano direttamente sul piano sottostante e, visti gli enormi spazi intercorrenti tra una campana e l’altra, non esisteva alcun pericolo di impedimento di movimentazione della ruota causato dalla presenza delle corde stesse. Una volta svolta tale operazione, il secondo passaggio è stato quello di proporre il riposizionamento della tastiera per l’allegrezza delle dodici campane dalla cella sottostante al piano stesso delle campane.
Va detto che in bresciana ci sono diversi esempi di tastiere poste sotto il piano delle campane. Prima della elettrificazione esisteva effettivamente un sistema di gioco a festa complesso che andava a collegare la tastiera sottostante con le singole campane poste in cella campanaria. I nostri associati che negli anni Ottanta erano soliti recarsi a Palazzolo per suonare la tastiera, raccontavano di quanto fosse dura. Il piacere di suonare veniva più dal fatto di poter eseguire melodie su dodici bronzi, ma tale piacere era sicuramente ostacolato dalla pesantezza del suono del marchingegno. Per questo motivo, il Comune di Palazzolo, tramite l’Ingegner Feriani, approvò a quel tempo il progetto della Federazione Campanari Bergamaschi di portare la tastiera sul piano delle campane. Fu proprio grazie alla collaborazione con la ditta che aveva in appalto i lavori di automazione delle campane, la ditta Fagan di Vicenza, che fu possibile riportare il gioco a festa funzionante in cella campanaria.
La ditta Fagan, pur nella buona volontà, non aveva esperienza del suono a tastiera, in quanto proveniva da una zona in cui tale tradizione era assente. Fu allora la ditta Calisfer di Grumello del Monte, in forma assolutamente gratuita, a fornire indicazioni e disegni per poter giungere a tale realizzazione. La ditta Fagan svolse un ottimo lavoro, decisamente faticoso, sostenuto anche dalla presenza del sottoscritto, che scrive tutto questo in forma di ricordo, e fu possibile collegare ogni singolo tasto tramite un sistema complesso di rinvii e carrucole a ogni singola campana. Da qui ebbe poi inizio del sodalizio con il gruppo campanari locale e la visita frequente dei campanari bergamaschi presso la Torre del Popolo, ripristinando così un’antica tradizione che risaliva ai primi anni del Secondo Dopoguerra e la tradizione mantenutasi negli anni Ottanta di suonare d’allegrezza per le maggiori solennità. Tra gli altri interventi importanti svolti, ricordiamo quello di avere ricostruito tutto il sistema delle scale in tradizione bresciana e di avere creato una piccola scuola locale, con l’insegnamento di semplici brani da eseguire a tastiera.
L’esperienza della scuola locale è stata decisamente breve, esattamente come la presenza dei campanari bergamaschi a Palazzolo. Tuttavia, tale presenza è stata importante per raccogliere testimonianze storiche e per recuperare vecchi nastri in cui erano stati registrati i campanari negli anni Settanta. Dal 2004 la Federazione Campanari Bergamaschi non ha più messo piede nella Torre del Popolo di Palazzolo. Ciononostante restano le testimonianze dei video che riportiamo in questo articolo e che abbiamo caricato nel canale Bergamo Brescia Campane 2023 proprio in memoria della passione profusa dai campanari bergamaschi, in particolare Lorenzo Anesa, Demetrio Paris e Fabio Zenucchi, unitamente a testimonianze di maggiore o minore consistenza che comunque sono state lasciate nel corso di questi anni.
A più di vent’anni di distanza o quasi vent’anni di distanza, la Federazione Campanari Bergamaschi tiene a sottolineare l’importanza di ripristinare i sistemi di suono, di ricercare nel passato e di riproporre ciò che i maestri del passato hanno cercato di insegnare ai giovani con maggiore o minore fortuna. Queste memorie sono raccolte e pubblicate proprio alla fine del mese di maggio, che vede al suo centro la Solennità di San Fedele, Patrono di Palazzolo sull’Oglio. Grande concerto e grande opera d’arte campanaria meritevole di sincera rivalutazione.