Castelletto Allanconi alla Portiera di San Giovanni Bianco. Videosintesi.
Giornate all’insegna della riscoperta della tradizione campanaria con i giovani campanari di San Giovanni Bianco. La frazione della Portiera, posta di fronte al comune di Camerata Cornello, ha ospitato sabato 4 e domenica 5 ottobre il Castelletto Allanconi, complesso di otto campane in Sol4 prodotte dalla fonderia cremasca per promuovere l’arte fusoria e la riscoperta del suono manuale delle campane.
Il progetto, sostenuto da Emanuele Strada, mente e guida della nuova era Allanconi, ha consentito negli ultimi anni di sviluppare in piazza la proposta di riscoperta a partire dai più giovani, la migliore garanzia per il futuro di un’arte nata nella forma in cui la conosciamo oggi attorno al 1750.
Grazie allo sforzo dei volontari locali, che hanno animato una festa che coinvolge la maggior parte dei sessanta abitanti della frazione con famigliari provenienti dalle altre località della zona, le campane Allanconi sono state collocate in un giardinetto che ha fatto da scenario per uno spettacolo musicale iniziato nelle prime ore di sabato pomeriggio e terminato domenica mezzogiorno alla chiusura della processione che portato per le vie della contrada la statua di San Francesco d’Assisi.
Protagonisti del suono delle campane sono stati i giovanissimi di San Giovanni Bianco e delle sue frazioni e della stessa Portiera, che si sono impegnati nell’esecuzione del repertorio delle melodie delle valli Brembana e Seriana. Cercando un connubio diffuso nei paesi germanici ma sconosciuto nel nostro paese, le suonate per campane sono state accompagnate dalla chitarra nella serata di sabato davanti a un nutrito pubblico intrattenuto dalla novità assoluta della proposta per la zona.
La giornata di domenica ha riservato la presenza della visita di due giovani campanare di Cornalita, frazione di San Giovanni Bianco, che hanno proposto il repertorio antico del suono per cinque campane appreso dal campanaro e sacrista locale, a testimonianza del fatto che la passione per le campane non è una passione unicamente maschile – confermata dalle presenze femminili di Roncobello e Oneta – ma estesa alle fasce sociali e ai diversi sessi.
Don Giovan Battista Galizzi di San Pietro d’Orzio e Don Sergio Paganelli di Camerata hanno presenziato con soddisfazione al concerto di campane in piazza. Don Giovan Battista, nella messa della domenica mattina, ha ringraziato in particolare tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita della festa, che ha visto la processione accompagnata dal suono delle campane Allanconi per tutta la durata del suo svolgimento.
Il suono delle otto campane in Sol4 si è alternato a quello delle due campanelle a semislancio, una delle quali seicentesca, della minuta chiesa della contrada, la cui pianta attuale, composta dall’area dell’altare e dell’adiacente sacrestia, deriva dalla riduzione di un corpo ampio longitudinale smembrato nei secoli scorsi e giunto alla situazione attuale a fine XIX secolo.
La buona volontà delle piccole comunità montane ha in questo caso confermato che con la cooperazione è possibile creare momenti di autentica aggregazione in cui le campane si confermano come colonna sonora rilevante se non addirittura fondamentale per la riuscita di una festa. Grazie, dunque ai nostri associati Giacomo e Battista Siboldi per l’iniziativa intrapresa e per avere in questo modo contribuito ad animare in modo nuovo la contrada portando a coinvolgere nuovi campanari e campanare nei progetti musicali di riscoperta futuri.
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Questo evento ha avuto successo anche grazie al prezioso contributo di Luca e Dominga che hanno saputo abilmente insaporire la serata con la discrezione che li contraddistingue.
Molte grazie a loro, al Sig. Ottavio della ditta Allanconi per il castelletto, ai giovani campanari intervenuti all’evento e al gruppo di ragazzi di buona volontà della frazione Portiera che quando c’è da organizzarsi sanno farlo con forza ed entusiamo; e i risultati si vedono. BRAVI !!