Cronache campanarie. Nuovi suoni della tradizione in Valsabbia
Intensa giornata musica in Valsabbia per la Federazione Campanari Bergamaschi quella di sabato 23 aprile 2016. Nella mattinata il suono a distesa delle nove campane del concerto di Bagolino ha aperto la festa per la solennità locale, dando spazio nel pomeriggio ai numerosi ragazzini e adulti che si sono dati appuntamento nel campanile per apprendere i primi rudimenti del suono delle campane a corda.
Desiderio d’imparare e deciso impegno per un primo germe di nuova squadra campanaria in un territorio bisognoso di recuperare il patrimonio manuale di bronzi antichi scampati alla requisizione bellica. L’impatto dei bronzi sul paesaggio vallare conferma inalterato il proprio fascino indipendentemente dal clima meteorologico. Testimonianza ne è il breve file audio del concerto di ieri che alleghiamo.
Nel corso del pomeriggio i campanari della FCB si sono trasferiti a Barghe per l’inaugurazione del locale concerto di sei campane in Re bemolle maggiore, restaurato con ripristino di corde e tastiera per rilanciare la tradizione anche in media Valle Sabbia, terra ricca di campane antiche ma bisognosa di nuove forze per il suono manuale delle campane.
L’esposizione delle campane restaurate in piazza è stata accompagnata dal suono delle campane Grassmayr portate per l’occasione dalla ditta Festoni, autore del restauro del concerto di Barghe: suoni a distesa e d’allegrezza per illustrare i meccanismi del sistema ambrosiano come accade realmente all’interno del campanile e in cella campanaria.
Un primo stimolo per i giovanissimi della zona può venire dalla riattivazione degli impianti totalmente automatizzati, che in diversi casi presentano corde staccate o tastiere dismesse al momento dell’automazione e di possibile riabilitazione e uso. Tra qualche settimana le nuove speranza campanarie potranno cimentarsi sui bronzi della propria torre.