Cronache campanarie. Nuovi campanari al CRE di Ponte S.Pietro

Cronaca di Andrea Alborghetti

Ottimi i risultati ottenuti dalle tre giornate di laboratorio campanario organizzate dal C.R.E. di Ponte San Pietro che hanno coinvolto 12 giovani del paese, buona parte dei quali ha manifestato, fin da subito, grande interesse verso la tradizione del suono delle campane.

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I nuovi aspiranti campanari hanno appreso, in pochissimo tempo e con grande abilità, la tecnica per suonare a distesa, utilizzando le tre campane completamente manuali della chiesa vecchia del paese. I nostri associati Paolo (della parrocchia locale del Villaggio S. Maria), Michele e Andrea hanno illustrato, con l’ausilio di materiale audio-visivo, sia da un punto di vista teorico che pratico, il funzionamento di una campana a sistema ambrosiano, mostrando loro alcuni degli innumerevoli esempi di video campanari presenti su YouTube.

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In occasione della Festa Patronale dei Ss. Pietro e Paolo, in accordo con il prevosto e con il sacrista, si è deciso di portare i ragazzi in cima all’imponente campanile della Prepositurale mostrando loro, da vicino, le 10 campane in La grave mentre eseguivano il suono solenne “a concerto”: un buon modo per osservare da vicino la differenza tra il suono manuale e quello elettrico, oltre a proporre qualcosa di nuovo ed originale che vedesse come protagonisti i giovani del posto.

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L’iniziativa è stata organizzata con lo scopo di divulgare la tradizione del suono delle campane partendo dalle zone della nostra diocesi più “colpite” dall’elettrificazione come l’Isola Bergamasca in cui, già a partire dagli anni ’50 e ’60, vantava la presenza di grandi centri industriali e, quindi, una conseguente maggiore disponibilità economica all’interno dei nuovi paesi che stavano risollevandosi dalla crisi del dopoguerra (basti pensare ai bombardamenti da parte degli alleati nel 1943 sulla stessa Ponte San Pietro).

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Un progresso economico che ha favorito, differentemente da ciò che è accaduto nel resto del territorio orobico, una maggiore richiesta di cambiamento collegata alle nuove tecnologie dell’epoca. Si tratta, allora, di una riscoperta assai importante all’interno di un territorio in cui la figura del campanaro resta forse nei lontani ricordi di qualche anziano locale.

Per informazioni sul progetto Campane e Campanine per i Centri Ricreativi Estivi contattare l’indirizzo luca.fiocchi@libero.it

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