Campanine in concerto a Boltiere per riscoprire il suono della pianura orobica

Boltiere domenica 22 gennaio 2017, alle 16:00, presso la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire. Appuntamento con la riscoperta di una delle tradizioni musicali popolari più importanti della terra bergamasca: il suono manuale delle campane. Suono a tastiera in cima al campanile recuperato e ripristinato nel mese di dicembre del 2016 grazie all’opera dei volontari locali, della Federazione Campanari Bergamaschi, della Parrocchia di Boltiere e delle ditte del settore che maggiore sensibilità stanno dimostrando verso un patrimonio tramandato dal XVIII secolo a oggi, rivitalizzato negli ultimi decenni dall’importante apporto dei giovani.

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Quei giovani che un tempo affollavano i campanili alla conquista di una corda da tenere sotto l’occhio mastino dei vecchi campanari, tornano oggi sul vento della riscoperta culturale e del servizio alla comunità a creare concerti sulle corde ripristinate o sopravvissute e conservate durante l’automazione dei concerti; in cima ai campanili si cimentano con arte secolare sulle rudimentali tastiere per il suono dell’allegrezza, termine medievale indicante il suonar di festa che segnala alle comunità odierne, sempre più complesse e non sempre inclini al suono dei bronzi antichi, l’avvento delle maggiori solennità. A proteggere questa tradizione che annovera un migliaio di suonate a carillon e un ampio ventaglio di suoni a distesa (vale a a dire a concerto) hanno pensato in diverse fasi l’Ufficio di Musica Sacra della Curia Vescovile di Bergamo, che nel 2001 – accanto al decreto sulla regolamentazione del suono diurno, notturno, festivo e quotidiano delle campane – ha istituito una commissione tecnica per tutelare le campane da automatizzare in assenza di sacristi o volontari. È proibito oggi rimuovere le corde e le tastiere che erano cadute vittime dello scempio compiuto dalle ditte del settore tra il 1970 e il 2000; di più, in caso di restauro dei concerti s’invita vivamente al ripristino di tali sistemi, che convivono perfettamente con quelli automatici, per una riscoperta autentica del suono che la macchina informatica non potrai mai dare come la mano e la creatività dell’uomo, vero artefice della fantasia creativa. Nel 2016 l’Ufficio Cultura e Tradizioni della Regione Lombardia. Nel quadro del progetto denominato ‘Paesaggio sonoro con campane‘, ha incluso la tradizione dei campanari della provincia di Bergamo nella lista dei Patrimoni Immateriali delle Regioni Alpine, compiendo il primo passo verso l’ambiziosa meta dei Patrimoni Immateriali dell’Unesco a partire da un registro regionale lombardo.

Manifesto-Boltiere-F

La reinstallazione della tastiera manuale per il suono delle campane a Boltiere sulle otto campane in Si bemolle crescente fuse da Carlo Ottolina nel 1950, s’inquadra nell’ampio progetto di tutela, salvaguardia e rilancio della tradizione promosso dalla Federazione Campanari Bergamaschi, Onlus nata nel 2002 e riconosciuta dalla Regione Lombardia nel 2006. L’associazione, che attualmente conta sulla partecipazione di circa 170 associati delle valli e della pianura bergamasca, stimola da anni il ripristino dei sistemi di suono manuale delle campane in una delle zone maggiormente martoriate dall’automazione delle campane. Stezzano, Verdello, Verdellino, Zanica, Arcene, Osio Sotto e in ultimo Boltiere, sono tra le conquiste importanti per il recupero del suono a tastiera e in alcuni località a corda. Tale progetto di recupero verrà illustrato a Boltiere domenica 22 gennaio 2017, alle 16:00, presso la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire, posta lungo la strada provinciale che collega la pianura bergamasca con l’alto milanese. L’opera di ripristino della tastiera manuale posta in cima al campanile, inaugurata alla vigilia di Natale, verrà raccontata nel corso di un concerto di campanine dedicato al patrimonio orale di Boltiere e della vicina Bottanuco.

Campanine

Le campanine, risuonatori tradizionali bergamaschi fatti con piastre di vetro, metallo e ottone, di fattura interamente artigianale, venivano un tempo e ancora oggi utilizzati per esercitare i brani che vengono suonati sul campanile nei giorni di festa. Le scuole campanarie della Federazione Campanari Bergamaschi (attualmente cinque diffuse sul territorio), rappresentate per l’occasione da quella di Scanzo proporranno i brani eseguiti dagli ormai leggendari campanari di Boltiere e Bottanuco: ‘ol moro’ (di cui non si hanno notizie biografiche certe) e Angelo Madona (direttore per anni dei Sifoi 1910-1989); brani recuperati dalla memoria di Giancarlo Durelli, docente di musica e memoria storica di un repertorio locale altrimenti destinato a perdersi per sempre. Musica tramandata oralmente, oggi trascritta su pentagramma e trasmessa con l’ausilio di spartiti letterali, video tutorial e condivisa in Internet per fare del mondo delle campane una comunità di rete molto reale grazie al mezzo virtuale.

Il concerto vedrà la proiezioni d’immagini dell’opera di restauro, musica per campanine in concerto con i giovanissimi della Federazione Campanari Bergamaschi e una riflessione su un futuro musicale che riparte dai giovani per rinfrescare una tradizione nobile e antica che la terra orobica può vantare a livello europeo. Per informazioni sui progetti di riscoperta della tradizione del suono delle campane e delle campanine, è possibile visitare il sito www.campanaribergamaschi.net Per informazioni sull’iniziativa, contattare: luca.fiocchi@libero.it

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