Cronache campanarie: campanine in concerto nella pianura bergamasca
Serata alla riscoperta della tradizione Grignano, nella pianura bergamasca, in occasione della solennità della Madonna del Rosario. Ospiti di Don Cristian Mismetti, parroco di origini leffesi appassionato al suono delle campane, i giovanissimi allievi della Federazione Campanari Bergamaschi hanno raccontato in musica una tradizione orobica risalente al XVIII e oggi rinnovata grazie all’opera dei molti giovani attivi sul territorio. Repertorio delle valli bergamasche e brani religiosi per divulgare un progetto di riscoperta e rilancio della tradizione che, grazie alle attività di gruppo, hanno rimesso in azione una comunità di pratica entrata in crisi tra il 1970 e il 2000 ma mai scomparsa grazie agli spazi disponibili per l’esercizio della tradizione, vale a dire i campanili rimasti manuali nell’epoca dell’automazione selvaggia dei concerti campanari. Particolare attenzione è stata data al repertorio della Valle Gandino, con brani di Leffe e Gandino, unitamente ad alcuni esempi del patrimonio brembano di Zogno.
Protagonisti del momento musicale sono stati i giovanissimi allievi delle scuole di Scanzo e Fondra: un percorso iniziato durante l’estate, a Branzi, e nelle prime settimane di settembre, a Scanzo, per portare giovanissimi campanari tra i 7 e 10 anni d’età a suonare in pubblico melodie secolari. L’attività didattica delle scuole campanarie, fatta d’incontri settimanali per l’apprendimento di suonate a tastiera sulle tradizionali campanine in vetro, metallo e ottone, viene supportata dagli strumenti digitali e informatici che consentono la produzione di materiale audio-video di facile accesso e ampia diffusione: video tutorial con suonate di campanine spiegate, spartiti letterali, cartelle di Google Drive per gli allievi, attività di gruppo per praticare il suono in forma corale. Strategie affinate nel corso di quasi vent’anni di attività che consentono ai neòfiti di acquisire sufficiente padronanza dello strumento in breve tempo e poter essere parte delle attività dell’associazione a breve distanza dall’adesione.
Don Cristian ha sottolineato come la passione e lo spirito di servizio siano componenti essenziali nella missione campanaria. Lo stesso Don Cristian ha ricordato come da piccolo facesse fermare l’automobile dei genitori durante i viaggi per poter osservare i campanili: una passione condivisa da molti dei nostri giovanissimi, che scorrono le migliaia di video presenti in YouTube alla ricerca di campane e campanili da scoprire. Il suono delle campane, afferma Don Cristian, deve restare un tratto distintivo delle nostre comunità, sopratutto rispetto a coloro che vedono nel suono delle campane un disturbo. A questi va ricordato che la voce di Dio sembra essere sparita dal loro orizzonte, per cui resta viva l’esortazione a non venire mai meno alla necessità di richiamare all’attenzione, specie in un periodo storico in cui le campane vengono pericolosamente assimilate a un rumore, se non a un agente inquinante.
L’auspicio con cui si è chiuso il concerto è che il suono manuale delle campane possa tornare a essere seminato anche in pianura, zona profondamente devastata dall’automazione. Dalla buona volontà dei sacerdoti appassionati può avere inizio una ripresa efficace e stabile. Per questo, un sincero ringraziamento va rivolto da parte della nostra associazione a Don Cristian, con un invito, come sempre fatto ovunque la Federazione Campanari Bergamaschi porti la propria testimonianza, a ripristinare nel campanile i sistemi di suono manuale e scandire gli eventi con allegrezze e distese che comunichino lo scorrere degli eventi nella comunità. Per maggiori informazioni sui concerti di campanine, contattare luca.fiocchi@libero.it