Cronache campanarie: torna il suono manuale a Bani di Ardesio
Corde e tastiera sono tornate a muovere manualmente le campane in Alta Valle Seriana sulle otto campane di Bani di Ardesio. L’occasione è venuta dalla presentazione del restauro del locale concerto di otto campane dotato di ceppi alla veronese fusi da Cavadini nella prima metà del XX secolo. La solennità della Madonna della Cintura è stata accompagnata dal suono a tastiera e dal suono a concerto nel corso dell’intero pomeriggio del 13 agosto. Un recupero importante ad opera della ditta Elettrocampane di Caravaggio in una zona abbondantemente colpita dal fenomeno dell’automazione delle campane e che negli ultimi anni, tuttavia, è riuscita a recuperare al suono diversi concerti: ricordiamo a questo proposito le due chiese maggiori di Ardesio con reinstallazione completa di corde e tastiera.
Come sempre accade in questi casi, il recupero del suono manuale viene colto come un’opportunità per formare nuovi suonatori e avvicinare storici appassionati, ‘pensionati forzati’ a causa dell’automazione dei bronzi locali con conseguente rimozione dei sistemi di suono manuale, come accadeva anni fa. Il cambiamento di tendenza, voluto dall’Ufficio di Musica Sacra della Curia di Bergamo, dalla Federazione Campanari Bergamaschi e riconosciuto dalla Regione Lombardia come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine, ha portato negli ultimi anni a un profondo cambiamento del panorama campanario, con iniezione di nuove forze e progetti culturali volti a salvaguardare e divulgare uno dei suoni della memoria conservati dalla nostra cultura locale. Reinstallazione di sistemi manuali su impianti totalmente automatizzati, manutenzione di strutture abbandonate, salvaguardia dei concerti da automatizzare: il tutto con un conseguente miglioramento della qualità media dei lavori svolti dalle ditte del settore.
Un ringraziamento alla parrocchia per avere accolto la proposta del ripristino del ‘doppio sistema’. Un passo importante per la rivisitazione di una tradizione secolare.