Scomparso Monsignor Lino Belotti, Presidente Onorario della FCB

87 anni. Nativo di Comenduno (frazione di Albino) e ordinato sacerdote nel 1954, dopo diversi incarichi ricoperti per la Curia Diocesana di Bergamo venne ordinato Vescovo il 29 giugno del 1999 da Mons. Roberto Amadei, allora Vescovo di Bergamo. Il suo ruolo è stato di fondamentale importanza per i primi passi compiuti dalla nostra associazione, alla ricerca di uno spazio per poter esercitare e sviluppare il progetto del recupero del suono manuale delle campane proprio quando la Curia doveva emanare un decreto di regolamentazione del suono delle campane sul territorio bergamasco in ottemperanza alle disposizioni della Regione Lombardia sull’inquinamento acustico, tra cui, purtroppo, rientrava il suono delle campane. Ricordo personalmente di avere incontrato Monsignor Belotti nella sacrestia di Comenduno nella primavera del 2000 e di avergli accennato, ancora in epoca pionieristica, ‘intenzione di aprire una scuola di campane per giovani. Qualche giorno dopo, tornando a casa, ascoltavo sulla segreteria telefonica la chiamata del Vescovo Belotti, che dava il benestare all’inizio di questa esperienza. Non so quanti vescovi chiamino a casa di comuni cittadini per dare pareri e conforto su progetti di carattere musicale e sociale. So però che Monsignor Belotti aveva intuito dietro quest’intenzione quali potenzialità vi fossero nella proposta di coinvolgere i più giovani nelle attività della Chiesa. Ebbe così nascita, nel 2000, la Scuola Campanaria di Roncobello, prima di una fortunata serie di esperienze che fanno oggi del mondo delle campane un dei più straordinari terreni di formazione musicale della tradizione religiosa-popolare del mondo orobico.

Nel 2010 il Vescovo Lino Belotti viene nominato Presidente Onorario della nostra associazione nel corso delle serata di presentazione del CD Sunada Longa, tenutasi a Nembro. In quell’occasione, mantenendo fede alla sua proverbiale schiettezza contadina e valligiana mista di battute in bergamasco, ebbe a dire: “Non sono campanaro anche se da ragazzo tiravo anch’io le corde. Mi siete simpatici! Vi ringrazio di questa nomina ma ricordate di non solo suonare ma anche pregare andando in chiesa. E non fate come quei sacrestani … che i è sèmper in gesa, ma mai a mèsa!” Un messaggio molto chiaro che stava a indicare come il suono delle campane andasse inserito in un contesto ampio come quale la vita del calendario liturgico.

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Monsignor Belotti venne invitato nel 2014 a Roncobello in occasione del 60esimo della fusione delle campane e del suo 60esimo di ordinazione: un incontro come sempre schietto e diretto facilitato dalla diretta parentela con il fratello Enrico e il nipote Sandro Noris, nostri associati della prima ora. Desidero esprimere in questa triste circostanza la mia più sincera gratitudine verso un sacerdote e un uomo che ha creduto sin dall’inizio nell’incredibile (per i tempi) progetto di riportare vita nei campanili, in un’epoca di automazione selvaggia dei concerti campanari e di assenza pressoché assoluta di controllo sui lavori operati nelle celle campanarie dalle ditte del settore. Molto è cambiato in questi ultimi vent’anni e molto lo dobbiamo a chi ha creduto nella bontà di coltivare con pazienza e costanza tanti giovani verso il mondo del campanile. Un mondo che, non mi stanco di ripetere, è oggi Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine della Lombardia, un riconoscimento che vale per tutti i campanari bergamaschi e che ha visto il consenso politicamente e ideologicamente trasversale, proprio perché la campana orobica è un binomio inscindibile di fede e tradizione popolare in cui ogni cittadino bergamasco si riconosce. E per chi viene da fuori, come il sottoscritto, è un dato che si coglie in ogni aspetto della vita bergamasca. L’impatto con Monsignor Belotti è stato di sprone e incoraggiamento per cercare di ottenere quanto compiuto sinora. La sua serenità del volto mista all’antica severità valligiana, alla battuta pronta e alla disponibilità all’ascolto e alla parola misurata resteranno per tutti noi un grande insegnamento. Grazie Monsignor Belotti, della sua grande testimonianza. Le nostre note suoneranno sempre in una sua grata memoria insieme alla memoria di tutti i campanari che ci hanno preceduto. 

La salma è composta nella Comunità del Paradiso in Via Carlo Cattaneo 7 a Bergamo. I funerali si terranno nella Cattedrale di Bergamo lunedì 26 marzo alle ore 10:30. Al termine la salma giungerà nella Chiesa Parrocchiale di Comenduno, ove martedì 27 marzo, alle ore 15:00, verrà celebrata la S. Messa e la sepoltura nel suo paese natale.

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