Cronache campanarie: ritorna la tastiera a Curno

Domenica 18 luglio 2021 è stata una giornata di grande festa per la parrocchia di Curno, infatti nella terza domenica di questo mese si celebra la festa patronale del San Redentore, patrono del paese. Con una grande occasione di festa come questa si è unito il ripristino della tastiera manuale sul campanile della chiesa parrocchiale. Al suo interno ospita un concerto di un considerevole numero di campane e di dimensioni: sono 10 campane in tonalità di La2 fuse tra il 1927 e il 1951 dalla fonderia milanese Barigozzi, la stessa che ha provveduto appunto a ripristinare le campane requisite. Le campane hanno risuonato per la prima volta a tastiera al termine della solenne celebrazione tenutasi sul sagrato antistante la parrocchiale, con la presenza della statua del San Redentore. Il parroco al termine della celebrazione ha annunciato l’imminente suono delle campane a festa, dopo il ripristino della tastiera, definendole come un suono nuovo, rinnovato e gioioso. Molti curiosi si sono intrattenuti in piazza e hanno atteso l’inizio delle suonate che hanno allietato il paese al termine della messa.

Le campane, nel 2020, anno di pandemia, hanno risuonato tante volte annunci di morte, di funerali, senza più suonare le messe, poiché eravamo tutti chiusi in casa. Oggi stiamo cercando di uscire a piccoli passi da questo periodo così duro e difficile e le campane con il loro suono festante non possono fare altro che accompagnarci verso questo cammino. Il suono di festa ci invita a prendere parte ai momenti di gioia della comunità, ci involge e stabilisce un legame tra le persone, la comunità e il campanile stesso. È di fondamentale importanza che il suono delle campane non resti inascoltato e possa diventare isolato o ancor peggio un rumore tra i tanti della città. Le campane in musica sono considerate un “Suono segnale”, esse suonano, e dietro al suono, in sé, c’è anche una componente legata al significato che esso porta: il linguaggio delle campane è molto specifico e manda messaggi chiari, che necessitano però di un’accurata interpretazione. Ogni paese distingue i propri suoni e di conseguenza il linguaggio della campana. È compito nostro conoscere questo linguaggio e non lasciare che esso si disperda. Compito importante invece di chi si occupa delle campane è quello di far sì che non si perda e che mantenga la tradizione, a volte anche di secoli.

Lodevole è stata l’iniziativa della parrocchia, in un contesto come quello dell’hinterland di Bergamo :non sono molti i concerti che annoverano il doppio sistema, anche se negli ultimi anni stiamo vivendo un grande passo e un graduale ripristino nei campanili della zona, come nella vicina Isola bergamasca. SI apre una stagione nuova a Curno, il cui concerto di campane da adesso ha una nuova voce rinnovata. Un grande plauso va ai campanari che si sono alternati nelle suonate a festa ma soprattutto a chi si è prodigato per far ritornare la tastiera sul campanile. Stefano, volontario di Sorisole, genitore di una delle nostre suonatrici, ha assimilato la passione e messo a disposizione le doti di carpentiere per produrre notevoli opere per il recupero del suono d’allegrezza al Santuario della Madonna dei Campi di Sorisole, sulla Parrocchiale di Ponteranica, a Barzana e infine, lavoro di maggiore impegno, proprio a Curno. Un particolare ringraziamento va inoltre al Parroco Don Angelo Belotti per aver accolto entusiasta la proposta di recupero della tradizione, con l’auspicio che sia un altro tassello importante in vista del 2023, anno in cui Bergamo, insieme alla cugina Brescia, sarà Capitale Italiana della Cultura: non solo nelle eleganti sale da concerto cittadine, ma anche sui campanili in cui l’anonima e tenace opera dei campanari, dal 1700 a oggi, hanno marcato i momenti essenziali delle nostre comunità orobiche.

Clicca qui sotto per accedere a un video riassuntivo del concerto inaugurale.

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