Cronache campanarie: Suisio, luogo di ricordo della tradizione

Partecipato concerto di campanine della Federazione Campanari Bergamaschi In occasione della Solennità del battesimo di Gesù, festa che conclude il tempo del Natale, e per i 50 della locale sede dell’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue). Un’occasione per iniziare il 2022 nel ricordo d’importanti figure di campanari scomparsi negli anni e nei decenni scorsi, la cui eredità resta tuttavia intatta e incisa nelle memorie, nei cuori e nelle mani dei musicisti delle nuove generazioni che si avvicinano al mondo delle campane. Grazie all’invito del Sindaco di Suisio, Paola Pagnoncelli, all’apprezzamento del Parroco Don Filippo e alla calorosa accoglienza del pubblico locale, maestri e giovani della Federazione Campanari Bergamaschi hanno offerto un’ampia panoramica del repertorio del suono delle campanine in metallo e in vetro, con brani provenienti dalla Valle Brembana e dalla Valle Seriana, illustrando la differenza di stili e di memorie proposte all’ascolto.

Dalla figura di Angelo Grataroli (1901-1987) si è passati a quelle della famiglia Donadoni, citando il campanaro di Nembro Nino Botti (1927-2002), ricordando, infine, Quirino Picinali (1880-1962), detto Manòt, lo straordinario maestro di Leffe Tarcisio Beltrami (1922-2019), di cui si celebrano i 100 anni della nascita proprio quest’anno. Campanine accompagnate da chitarra, flauto, fisarmonica e mandolino hanno guidato il pubblico all’ascolto di un ventaglio di musica tradizionale che, dalla fine del Settecento a oggi, ha caratterizzato in modo costante le feste e le solennità della terra bergamasca. In particolare, l’evento del battesimo di Gesù si ricollega ai moltissimi battesimi che venivano festeggiati con il suono delle campane negli scorsi decenni.

Basti ricordare, a questo proposito, le numerosissime suonate che Tarcisio Beltrami aveva composto per i battesimi che si tenevano nel corso della settimana. Vanno inoltre ricordati i moltissimi brani per battesimo di prima, seconda e terza classe che sono stati composti tra ‘800 e ‘900 dai campanari che si sono avvicendati sulla torre di Gandino. Tra questi ricordiamo proprio Quirino Picinali, che fu certamente uno dei maggiori portatori della tradizione del suono dell’allegrezza che accoglie i bambini all’interno della vita rinnovata, secondo il credo cristiano.

Tornando al concerto di ieri, l’attenzione si è poi spostata sul vero e proprio suono a tastiera, che è il suono cuore dell’allegrezza in occasione delle feste. Una tastiera da studio posta in chiesa ha permesso di rivisitare i repertori del campanaro di Suisio Giuseppe Pagnoncelli (1949-2015), cui va la nostra grata memoria risalendo a un incontro del settembre 2003. A partire da questo ricordo si è poi passati ai repertori di Gandino per le solennità, chiudendo con le pastorali di Palosco e di Villa d’Adda, che hanno introdotto la parte finale del concerto, dedicata ai brani del Natale accolti con vivaci applausi dal pubblico.

Un grande ringraziamento va rivolto a tutti gli organizzatori, sottolineando l’importanza del ritorno a Suisio, che negli scorsi anni è stato un punto di riferimento per le nostre scuole campanarie, con ripetute partecipazioni ad eventi e la consegna del premio Pinuccio Verzeni per la conservazione di una tradizione che non ha conosciuto soluzione di continuità dal 1700 a questa parte. Suono che si perpetua in molti casi in forma anonima e seminascosta dall’alto dei campanili, ma che attraverso il mezzo bronzeo proietta nel tempo e nello spazio una testimonianza che resta inalterata. Un particolare ringraziamento va all’AVIS di Suisio, associazione nazionale delle cui sedi locali dell’Alta Valle Brembana fanno parte e hanno fatto parte membri e sostenitori della Scuola di Roncobello (tra tutti ricordiamo i compianti Daniele Cortinovis e Pierino Milesi). Per informazioni sui concerti di campanine e le iniziative di riscoperta culturale della tradizione del suono delle campane, contattare info@campanaribergamaschi.net

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