Cronache campanarie: esperimenti sonori al Mulino di Bàresi

Pomeriggio musicale al Mulino di Bàresi in occasione dell’appuntamento estivo dedicato alla riscoperta dei suoni della tradizione. L’incontro di sabato 23 luglio 2022 è stato dedicato alla scoperta degli oggetti sonori, oggetti di metallo, vetro o altro materiale che possa essere soggetto a intonazione e possa quindi divenire ‘risuonatore’. L’elemento ispiratore viene dalla conoscenza fatta nel 1999 del campanaro Giulio Donadoni, che aveva intonato barattoli della pittura, bottiglie, lastre d’ardesia e altri contenitori suscettibili di divenire strumenti musicali.

Prova d’ascolto delle bottiglie intonate con acqua.

Un esperimento sonoro che dimostra come l’orecchio possa essere esercitato proprio per costruire, in maniera autonoma e indipendente, strumenti su cui cimentare l’ascolto e sperimentare le abilità sonore. Durante l’incontro, scatolette dei prodotti alimentari e materiale variegato di diversa foggia, insieme a bottiglie di vetro, sono stati oggetto di molteplici esperimenti, martellando la superficie del fondo delle scatole o riempiendo d’acqua le bottiglie per costruire scale musicali, con molteplici tentativi realizzati dai componenti delle scuole campanarie della Federazione Campanari Bergamaschi e dai partecipanti all’iniziativa.

Intonazione di scatolette di metallo con gli allievi campanari

Il contorno del Mulino di Bàresi, carico di fascino e di storia, favorisce da sempre la divulgazione e la condivisione di elementi storici della tradizione. Il genius loci, lo spirito del luogo che avvolge l’edificio seicentesco e la natura circostante, conferma il sodalizio che lega l’Associazione Maurizio Gervasoni alla Federazione Campanari Bergamaschi, che torna a concretizzarsi con il suono delle campanine e il mondo che attorno vi ruota.

Esperimento di suono con bottiglie riempite d’acqua

Nella parte finale dell’incontro è stato offerto un concerto di campanine, con una rassegna dei brani di maggiore peso della tradizione della Valle Brembana e un assaggio della musica della Valle Seriana, che è andata a chiudere con il repertorio della tradizione più antica della terra bergamasca, originatasi in Valgandino. Durante il tradizionale rinfresco conclusivo, i ragazzi della Federazione si sono trasferiti sul vicino campanile della Parrocchiale di San Giacomo per suonare a tastiera, alla romana e a distesa in occasione della vigilia della festa patronale di San Giacomo Maggiore, che è stata suggellata il giorno successivo, durante la Santa Messa, dall’animazione delle Voci della Scuola Campanaria.

Esperimenti sonori e incontri di grande rilevanza per la cultura popolare che confermano come la ricerca sonora e l’ascolto del suono siano elementi importanti per l’orecchio e lo spirito umano. L’obiettivo è quello di portare a compimento ulteriori progetti in vista del 2023, quando Bergamo sarà, insieme a Brescia, Capitale Italiana della Cultura, occasione per mettere in evidenza tesori palesi e scrigni nascosti che vanno continuamente riscoperti e rivalutati per il bene delle nostre terre. Ringraziamo come sempre l’Associazione Maurizio Gervasoni di Bàresi per l’attiva collaborazione e fiducia nei confronti della nostra associazione e un arrivederci alle prossime giornate che si punteranno ad organizzare per i tempi futuri. Per informazioni sulle iniziative della Federazione Campanari Bergamaschi nell’ambito della ricerca sonora e dei laboratori, contattare l’indirizzo info@campanaribergamaschi.net

Per le visite al Mulino di Bàresi e conoscere da vicino questo gioiello, contattare il sito http://www.assmauriziogervasoni.it/

Bottiglie con acqua e martello per intonare i contenitori di metallo.

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