Campanine al Centro Ricreativo di Branzi
Tornano le campanine presso il Centro Ricreativo Estivo di Branzi. Tempo di estate e tempo di CRE, tempo di ritorno con momenti di incontro con la musica e con la tradizione musicale dell’Alta Valle Brembana. Lo strumento delle campanile, che da secoli funge da mezzo di apprendimento delle suonate a tastiera o a martello eseguita in cima al campanile, torna a essere parte dei progetti formativi negli incontri che vengono tenuti nel corso del mese di luglio presso l’oratorio di Branzi. Quello che è il progetto dell’insegnamento dei suoni della tradizione all’interno delle scuole campanarie della Federazione Campanari Bergamaschi vede un altro centro di divulgazione attraverso le attività estive promosse dagli oratori orobici. In particolare parliamo di Eleonora Arizzi, insegnante di Lettere per le Scuole Medie di Valnegra – già membro della Scuola Campanaria di Roncobello -, ora nelle vesti d’insegnante per un progetto che raccoglie bambini dall’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia sino alla quarta elementare. Si tratta di un progetto di avvicinamento e di sensibilizzazione verso il suono della tradizione.
Dunque, non si tratta di insegnare grandi brani bensì di sensibilizzare verso un bene, quello delle campane, che dal 2015 la Regione Lombardia ha inserito all’interno della lista dei Patrimoni Immateriali delle Regioni Alpine. Negli incontri che si svolgeranno nel corso delle settimane di luglio, Eleonora illustrerà i principi fondamentali dello strumento attraverso un metodo assolutamente pratico, secondo il principio della ‘scuola-bottega’ già intuito qualche anno fa dal giornalista di ‘Avvenire’ Giorgio Paolucci. Un termine legato alle scuole del rinascimento che tuttavia, mantiene, nel caso delle campanine, la ricetta fondamentale dell’insegnamento e del coinvolgimento immediato in attività di gruppo. Proprio l’attività di gruppo è stato l’ingrediente vincente delle scuole che si sono sviluppate nel corso di questi vent’anni, due decenni – già questa è la strada percorsa – in cui la Scuola di Campanaria di Roncobello e la Federazione Campanari Bergamaschi hanno applicato la scuola della memoria su strumenti fatti di semplici tubi di metallo, divulgando nelle chiese, nelle piazze e nei teatri la fatica del salire sul campanile per segnalare e descrivere su note bronzee la festa le comunità.
In una chiacchierata con Eleonora Rizzi, che riportiamo qui sotto in un documento audio, ci viene raccontata l’esperienza dell’insegnare la bellezza del comunicare ai più giovani non solo concetti di arte elevata riportata sui libri, ma anche concetti di arte popolare, che attraverso le comunità di pratica si mantengono vive e incisive. Dalle semplici scuole della nostra associazione sono nati notevoli suonatori di campane, che attraverso la loro giovane tenace partecipazione portano avanti il mondo della memoria, più che mai vivo all’interno del mondo digitale che ci circonda e ci penetra quotidianamente.
Grazie ad Eleonora Arizzi per la sua grande disponibilità, con un invito alle comunità interessate a questo tipo d’iniziative di scrivere a info@campanaribergamaschi.net