I campanili ‘da salotto’: patrimonio domestico dei maestri campanari
La particolarità dello strumento campana, rispetto agli strumenti accademici e convenzionalmente suonati nel mondo occidentale, sta nella sua grande sonorità e nella mole spesso imponente. Avere in casa un concerto di campane non è cosa da tutti. Alcuni campanari hanno salvato tastiere manuali asportate dal campanile al tempo dell’elettrificazione (è il caso di Faustino Perico, un tempo campanaro a Villa d’Almè, che aveva salvato la tastiera del campanile trasformata in fioriera dal parroco di turno), riconvertendole in strumento di suono applicando tuttavia campane tubolari e altri risuonatori d’occasione. Antonio Gotti, sacrista presso la parrocchia di San Giuliano ad Albino, vanta nel cortile di casa un prezioso castello di campane con possibilità di suono a tastiera e a corda. C’è chi ha addirittura costruito un campanile, un campanile da casa, riproducendo nei minimi dettagli modelli originali, dotandolo di concerti di campane minime, intonate e completate da un raffinato ‘gioco festa’ per il suono a tastiera. Tra i diversi casi che la bergamasca può vantare, segnaliamo i campanili di Giuseppe Signori, classe 1966, campanaro storico di Albino residente a Nembro, e Demetrio Paris, nato nel 1971, portatore della tradizione nembrese e della Media Valle Seriana.
La grande passione per le campane e per la casa delle campane – vale a dire il campanile – li ha condotti a costruire strutture che riproducono nei minimi particolari la torre di San Giuliano ad Albino e quella della chiesa parrocchiale di Cornale, frazione di Albino. La costruzione dei campanili è durata dieci anni – fatta nei ritagli di tempo tra il lavoro e la famiglia – e si è mossa tra lo studio minuzioso dell’architettura delle torri, la loro illuminazione interna, l’installazione degli orologi per il battito delle ore e la ricerca di dieci campanelle che si adattassero alle dimensioni della struttura e che fossero sufficientemente intonate per eseguire suonate d’allegrezza in casa.
Chi ‘visita’ questi campanili (lo diciamo tra virgolette in quanto riproducono la dimensione fisica di un essere umano) si accorge di essere di fronte a una vera e propria ‘fabbrica’: le opere di ammodernamento, restauro e sistemazione non conoscono sosta. Giuseppe Signori, figlio del campanaro Mario Signori, nato nel 1930 ad Albino, è alla ricerca di un meccanismo adatto all’installazione di un orologio manuale nel suo campanile. Demetrio Paris racconta che essere campanari è una vocazione, una sorta di dedizione incondizionata. Il filmato che segue racconta il nostro incontro e le emozioni suscitate dal suono delle minuscole campanelle trovate nei mercatini, acquistate in Austria dalla Fonderia Grassmayr, lavorate e intonate per ottenere un suono gradevole e squillante, atto a riprodurre i brani d’allegrezza eseguite sul campanile nei giorni di festa.
Nel filmato che segue Giuseppe Signori racconta la nascita del suo campanile ed esegue un brano di sua composizione; Demetrio Paris esegue un brano della tradizione di Nembro; Giuseppe Signori parla della passione per le campane e per la sua opera; Demetrio Paris esegue un brano sul suo campanile personale.
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