Campanine e campane in festa alla Trinità di Casnigo

Il poggio incantevole da cui si affaccia il Santuario della Santissima Trinità di Casnigo, offre al visitatore l’ooportunità di cogliere uno dei tanti angoli incantati dell’Italia nascosta, meno nota e tuttavia ricchissima di tradizione e di opere di grande interesse artistico. Il caso del Santuario della Trinità di Casnigo pare emblematico anche agli occhi di chi ha avuto modo di frequentarlo ripretutamente nel corso degli anni, restando ogni volta però incantato dal genius loci che vi regna, dal grande senso di pace che avvolge la sua chiesa di origini medievali e sviluppatasi con pregevoli interventi pittorici e di arredo, come si può notare all’inizio del filmato che riportiamo a seguito della breve cronaca. Ed è proprio la musica a fare da collante tra vari momenti e situazioni che si vivono arrivando in cima al colle: il bisogno di incontrarsi e rinnovare amicizie, il contatto sincero con la natura, il raccogliersi in meditazione e preghiera. L’invito a intervenire con le campanine è stato confortato da uno splendido sole che ha attirato numerosissimi visitatori, spinti dalla curiosità di vedere ogni anno uno dei punti più tipici della Valle Gandino e di riavvicinarsi ai sapori tradizionali della zona, tra cui spicca quello della merenda a base di chesciola [kisciöla] – un ottimo dolce vagamente somigliante al panettone – e latte fresco.

Un'immagine del dolce casnighese

La Federazione aveva realizzato in passato due concerti campanine presso il Santuario grazie all’interessamento dei volontari locali e del Professor Felice Perani, figlio del compianto campanaro Giuseppe Perani (1933-1988). I due concerti, che si erano tenuti in chiesa in serate assai piovose, sono state compensate domenica scorsa da un bagno di luce decorato dalle cadenze delle campanine.

Il pomeriggio musicale si è articolato in tre momenti tra le 14:30 e le 17:30, con piccoli brani introduttivi alle campanine a cura dei giovani allievi della Valle Gandino, seguito da un breve concerto di campane d’allegrezza dalla cima della torre campanaria del Santuario, per chiudere con un concerto di campanine che ha visto protagonisti allievi e maestri della Federazione Campanari Bergamaschi, con la partecipazione a sorpresa del maestro campanaro del 1922 Tarcisio Beltrami.

La curiosità e l’interesse riscosso verso l’iniziativa inducono a proseguire nell’opera di coinvolgimento dei giovani della zona per infoltire le fila dei suonatori di campane e utilizzare al meglio gli spazi disponibili per fare musica campanaria e cultura della tradizione. A confermare il fascino e l’interesse per le campane e le campanine, la chiacchierata con una turista californiana, moglie di un italo-americano originario di Casnigo, che ha avuto modo di apprezzare il pregio della tradizione campanaria locale e della sua testimonianza vivente, raffrontando, a sua volta, quanto trovato a Casnigo con la sua terra d’origine, l’Olanda, autentico ‘santuario’ dello studio accademico delle campane. Grazie dell’accoglienza e arrivederci alla prossima edizione della festa.

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